In prossimità delle festività natalizie, sul
palcoscenico del Teatro Massimo, torna come sempre la danza con un titolo fra i
più noti e legati al mondo delle favole e dell’infanzia: venerdì 20 dicembre
debutterà infatti “Cenerentola” di Sergej Prokof'ev in una versione
coreografica firmata dal Luciano Cannito per il Corpo di ballo del Teatro
Massimo.
La prima assoluta del
balletto “Cenerentola” di Sergej Prokof'ev ebbe luogo il 21 novembre 1945 al
Teatro Bolshoi di Mosca, coreografia di Rostislav Zakharov, libretto di Nicolai
Volkov. Interessante la motivazione trascritta dal grande compositore russo: «Intendo
comporre un balletto con variazioni, adagi, pas de deux etc. Cenerentola non la
vedo soltanto come personaggio fiabesco, è anche una persona reale, di
sentimenti profondi, in carne e ossa, che vive in mezzo a noi. L'essenziale che
voglio esprimere con la musica è il poetico amore tra Cenerentola e il
Principe: il nascere e il fiorire dei sentimenti, gli ostacoli al loro sogno e
la sua successiva realizzazione». In questa ottica Prokof'ev comincia la
composizione nel 1940 e, a causa della guerra, riesce a orchestrarla solo nel
1944. Dal debutto a oggi si sono susseguite numerose versioni nelle quali
ciascun coreografo ha messo in luce diversi aspetti della favola, fra le più
antiche della tradizione prima orale, poi trascritta da celebri narratori come
Perrault, i fratelli Grimm, Gozzi e Tieck.
“I grandi balletti, anzi, i
grandi titoli di balletto, affascinano e stimolano l’immaginazione, ci
riportano a mondi fatti di magia, di sogno, di fantasia” – sottolinea Luciano
Cannito. “La mia “Cenerentola” è Cenerentola.
Intendo dire la favola di una ragazza, angustiata da due antipaticissime
sorellastre e da un’insopportabile matrigna, che sogna il suo Principe azzurro
e che per la sua bontà, dedizione e umiltà, alla fine questo principe riesce ad
incontrarlo davvero e addirittura a sposarlo, aiutata naturalmente da tutti gli
eventi positivi e da tutte le fatine buone del mondo, che ripagano sempre chi
soffre e fa del bene. Stilisticamente questa “Cenerentola” è uno dei balletti
più “classici” che io abbia mai realizzato e non è stato un caso. Il linguaggio
classico-accademico è qui infatti utilizzato come citazione di se stesso. Come
del resto fa la partitura di Prokoviev, all’apparenza classica e narrativa, ma
in realtà satura di sonorità moderne, novecentesche. Un pizzico di follia,
comicità e divertimento espresso da molti personaggi, probabilmente rende
vicina questa mia versione di “Cenerentola” più alla famosissima Cinderella di
Frederick Ashton, che alle tante versioni realizzate negli ultimi 25 anni”.
Due le coppie di
protagonisti, la prima formata da Ana Sophia Scheller e Jean Sebastien Colau;
la seconda da Soimita Lupu e Amilcar Moret Gonzalez.
Ana Sophia Scheller è
argentina e ha cominciato lo studio della danza al Teatro Colon di Buenos
Aires. Quindi è entrata nella scuola e nel 2004 nella compagnia del New York
City Ballet di cui è “principal dancer” dal maggio 2012. Francese, Jean
Sebastien Colau ha studiato invece presso la Scuola dell’Opéra di Parigi, è poi
entrato a far parte del corpo di ballo, quindi è stato etoile del Leipzig
Ballet e dell’Opéra de Nice.
In alcune repliche il ruolo
di Cenerentola sarà affidato invece a Soimita Lupu che fa parte del Corpo di
Ballo del Teatro Massimo; al suo fianco, nel ruolo del Principe, Amilcar Moret
Gonzalez noto ballerino che ha affiancato alla carriera teatrale anche quella
televisiva,.
Il Corpo di Ballo sarà
quello del Teatro Massimo come l'Orchestra diretta per l’occasione da Roberto
Tolomelli; le scene sono di Maurizio Varamo, i costumi di Roberta Guidi di
Bagno, le luci di Claudio Schmid.
giovedì
20 dicembre, ore 20.30 Turno Prime
venerdì 21 dicembre, ore 16 Turno S2
venerdì 21 dicembre, ore 21.30 Turno C
sabato 22 dicembre, ore 16 Turno B
sabato 22 dicembre, ore 21.30 Turno F
domenica 23 dicembre, ore 17.30 Turno D
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