venerdì 21 dicembre 2012

Un NABUCCO intimo firmato da Stefano Poda al Teatro Verdi di Padova il 23 e il 27 dicembre



A pochi giorni dall'inizio dei festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, la Stagione lirica di Padova mette in scena Nabucco, nuovo progetto Li.Ve., organizzato in collaborazione con la Regione del Veneto e le amministrazioni comunali di Bassano del Grappa e Rovigo e, per la prima volta, con la Fondazione Teatro G. Verdi di Trieste. Due le recite in programma al Teatro Verdi di Padova: domenica 23 dicembre, ore 18.00, e giovedì 27 dicembre, ore 20.45. La Stagione Lirica di Padova è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e realizzata con il sostegno della Regione Veneto e della Fondazione Antonveneta. 
Opera manifesto del nostro Risorgimento, capace di tradurre in musica lo spirito nazionale nel senso più nobile del termine, "Nabucco" definisce un modo nuovo di intendere il teatro lirico italiano, più attento alle espressioni individuali, ai grandi quadri e alla storia del passato come strumento per indagare e comprendere meglio le proprie origini. Verdi impone così un modello culturale capace di forgiare generazioni di musicisti e di cittadini. é questa la grandezza di una partitura che mostra ancora ai nostri giorni un'incredibile attualità.
Nabucco sarà presentato in un nuovo allestimento firmato da Stefano Poda, regista che ha all'attivo più di settanta spettacoli, caratterizzati da uno stile inconfondibile, peculiare, visionario, fortemente ancorato al contemporaneo. A Poda, ormai di casa al Teatro Verdi, saranno affidati, oltre alla regia, scene, costumi, luci e coreografia. Antonello Allemandi, tra i più attivi direttori italiani in campo internazionale, guiderà Orchestra e coro della Fondazione Teatro G. Verdi di Trieste. Maestro del coro sarà Paolo Vero. 
Nabucodonosor, opera in quattro parti su libretto di Temistocle Solera, liberamente tratto dall'omonimo dramma di Anicet-Bourgeois e Francis Cornue, debuttò il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano, nonostante una "travagliata gestazione". All'inizio, infatti, venne respinto da un Giuseppe Verdi in uno dei periodi peggiori della sua vita, sul punto di abbandonare la musica per la perdita dei due figli e della moglie Margherita, a distanza di pochi mesi l'uno dall'altro. 
L'opera sarà interpretata da un cast internazionale. Nabucco sarà interpretato dal celebre baritono messicano Carlos Almaguer, apprezzato per il timbro intenso, già ospite dei più importanti teatri del mondo, dal Covent Garden di Londra, al Metropolitan di New York, alla Staatsoper di Vienna. La schiava Abigaille sarà il soprano rumeno Sorina Monteanu, conosciuta per il suo modo versatile di cantare, dal 2006 membro dell'Opera Nazionale Rumena di Bucharest. Zaccaria sarà il basso Askar Abdrazakov, mentre Fenena sarà il mezzosoprano bresciano Romina Tommasoni, vincitrice nel 2012 del Concorso lirico internazionale Corradetti. Il giovane tenore albanese Armaldo Kllogjeri sarà Ismaele. Completano il cast Christian Faravelli nel ruolo del Gran sacerdote di Belo, Massimiliano Chiarolla come Abdallo, e Silvia Celadin nel ruolo di Anna.



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