venerdì 6 dicembre 2024

"Isacco, il figlio imperfetto" : il 7 dicembre in prima assoluta per il Festival di Nuova Consonanza l'opera da camera di Andrea Portera sulla nuova interpretazione del patriarca della Bibbia di Gianni Marmorini (Mattatoio - La Pelanda)

 
Al Mattatoio di Roma - La Pelanda sabato 7 dicembre (ore 18) per il Festival di Nuova Consonanza la prima assoluta di Isacco, il figlio imperfetto opera da camera con musica e soggetto di Andrea Portera sulla figura di Isacco, in una originale rilettura dei nostri giorni.
Liberamente tratto dal libro Isacco, il figlio imperfetto di Gianni Marmorini, vede la regia firmata dallo stesso Portera insieme a Keith Ferrone, la voce della cantante Valentina Coladonato (Sarah), l’attrice Giusy Signoretta (Agar), il ballerino e coreografo Keith Ferrone nel ruolo di Isacco, e la partecipazione di Laura Artusio (Rebecca). Vittorio Ceccanti dirige ContempoArtEnsemble, formazione dedita alla interpretazione attenta della musica dei nostri giorni, affiancato dal Coro Animae Voces diretto da Edoardo Materassi.
Il patriarca della Bibbia, figlio di Abramo, viene rivisto secondo le moderne interpretazioni portate avanti da Gianni Marmorini, che lo leggono quale personaggio introverso con tratti di autismo e ritardi cognitivi. Una storia che è anche uno squarcio sulla relazione dei genitori con la disabilità del proprio figlio.
“Isacco, il figlio imperfetto – spiega il compositore Andrea Portera (nella foto) – è, prima di tutto, il tentativo di restituire al nostro presente la vera storia e l’intatta umanità di questo insolito patriarca, il cui messaggio, per millenni, è rimasto incompreso. Attraverso lo straordinario studio di Gianni Marmorini, è stato naturale pensare a Isacco come un soggetto di teatro musicale e di raccontare la sua storia partendo dalle condizioni emotive dentro e intorno a lui”.
“Isacco, nato di sette mesi, da genitori anziani a loro volta figli dello stesso padre, è un ragazzo fragile, problematico, probabilmente con una fisicità intrappolata in una patologia psico-fisica – prosegue Portera –; eppure è uno dei patriarchi più importanti e la sua staticità insondabile mette alla prova le grandi personalità che orbitarono intorno a lui, come Sarah, Agar, Abramo stesso. È la vittima designata per il sacrificio, incarna i vari volti del diverso, la perfetta preda del bullismo di tutte le epoche, un diverso che perfino Dio ordina di eliminare attraverso la mano di Abramo. Ma può un Dio caritatevole chiedere questo a un padre? Un errore di tradizione è il punto di partenza che cambia radicalmente la prospettiva con cui osservare Isacco: la sua storia ci racconta una vicenda più umana, sorprendentemente attuale”.
 


Nessun commento:

Posta un commento