Pan, Fetonte, Niobe, Bacco, Narciso,
Aretusa: sono questi i protagonisti dei miti di trasformazione a cui Benjamin Britten ha dedicato le sue Six Metamorphoses after
Ovid, pagine musicali per oboe solo che non potevano mancare fra i
programmi proposti al Museo Classis, dove ogni evento della
rassegna Qualunque melodia più dolce suona di Ravenna
Festival include anche una lettura di Lorenzo Carpinelli dal
capolavoro ovidiano. Mercoledì 5 luglio, alle 18.30, il
Presidente di RavennAntica Giuseppe Sassatelli apre
l’appuntamento con un breve intervento sulla presenza degli
Etruschi a Ravenna, poco ricordata dalla tradizione storica ma
confermata dalla documentazione archeologica. Dopo la riflessione
sulle molte trasformazioni di questo territorio, è Gianluca
Tassinari (nella foto) dell’Orchestra La Corelli ad affrontare le Sei
metamorfosi che Britten scrisse nel 1951 per la figlia di un
amico compositore.
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