Musicisti assoluti come Leōnidas Kavakos non lasciano mai un capolavoro a metà. Ecco perché il violinista greco, nell'affrontare il lascito di Johann Sebastian Bach per il suo strumento, non ha potuto esimersi dall'interpretare la missione integrale, senza compromessi. Dopo la prima tappa dei “Soli per violino” nella Basilica di Sant'Apollinare in Classe, il 15 giugno alle 21.30 Kavakos ritorna sotto gli stessi mosaici millenari per completare il ciclo delle Sonate e Partite bachiane, capolavoro supremo e ineguagliato nella letteratura violinistica senza accompagnamento e banco di prova dei virtuosi più tecnicamente e spiritualmente preparati. In programma la Sonata n. 1 e le Partite n. 1 e n. 2, l'ultima delle quali si conclude con la “Ciaccona”, uno dei brani-simbolo dell'intera produzione bachiana. I “Soli” sono una riflessione ancora attuale sulle potenzialità del singolo strumento ad arco, esplorate da Bach tra il 1717 e il 1720 con un linguaggio talmente atemporale da risultare sempre contemporaneo. L’appuntamento è possibile grazie al sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
«Se immaginassi di poter creare, o persino concepire un pezzo come la Ciaccona, sono abbastanza certo che l'eccesso di eccitazione e l'esperienza sconvolgente mi farebbero impazzire». Così scriveva Johannes Brahms, uno dei numerosi compositori che s'inchinarono al magistero bachiano. La monumentale Ciaccona che conclude la Partita n. 2 è il simbolo del viaggio nella letteratura violinistica di Bach, e per questo viene scelta quasi sempre come tappa conclusiva nelle esecuzioni integrali delle Sonate e Partite. Mai prima di allora, e mai successivamente, il violino e i violinisti sono stati messi di fronte a un simile esame. Perché Bach, maestro supremo dell'arte tastieristica, si cimentò anche con gli strumenti ad arco? La risposta viene dalla città di Cöthen, dove nel 1717 il Kantor trovò la possibilità di esprimersi liberamente, dando alla luce i suoi più grandi capolavori strumentali, dai Concerti brandeburghesi alle Suites per violoncello solo, dalle Ouverture per orchestra ai Soli per violino.
Kavakos torna in scena domenica 18 giugno, alle 21 al Teatro Alighieri, per il Concerto per violino op. 77 di Brahms al fianco dell'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Hossein Pishkar, giovane direttore iraniano che è stato allievo dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti. Il programma della serata si completa con la Musique funèbre di Witold Lutosławski e la Sinfonia da Requiem op. 20 di Britten.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: da 20 a 30 Euro (ridotti da 18 a 26 Euro)
I giovani al Festival under 18: 5 Euro | under 30 sconto 50% sui biglietti superiori a 20 Euro
Carnet Open (min. 4 spettacoli) -15% sul prezzo dei biglietti
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