Sassari risponde presente al richiamo del grande balletto. È stato un successo, come ci si attendeva, il ritorno della danza accompagnata dall’orchestra, un vero evento sempre più raro nei teatri italiani.
Ottima l’accoglienza di Giselle, il balletto classico-romantico
per eccellenza, presentato al Comunale dalla compagnia Dansepartout, che ha
mostrato grande maturità e capacità da artisti di lungo corso, nonostante l’età
media dei danzatori si aggiri sui vent’anni. Il capolavoro di Adolphe Adam – su
libretto di Théophile Gautier – è stato proposto nella lettura del coreografo
Luc Bouy, affiancato dal maître de ballet Gaetano Petrosino.
La tragica vicenda della giovane
contadina Giselle, abbandonata dal principe Albrecht e uccisa dal dolore, e
delle Villi che vogliono vendicarne la morte è un grande classico del balletto.
Debuttò il 28 giugno del 1841 all’Opéra National de Paris e proprio la sala da
ballo dello storico teatro francese fa da sfondo alla prima scena dello
spettacolo, con i ballerini che provano le coreografie. In un susseguirsi di
proiezioni, i protagonisti rievocano la sfortunata vicenda della giovane
Giselle: dalla festa in campagna fino alla morte, dall’arrivo delle Villi al
cimitero fino all’arrivo dell’alba, con lo spirito della giovane che salva il principe dalla vendetta e la conclusione, di
nuovo, nella sala da ballo dell’Opéra.
Uno spettacolo che i sassaresi
hanno mostrato di apprezzare: i ripetuti applausi hanno sancito il successo di
un allestimento fresco ed efficace. Pieni consensi anche per l’Orchestra
dell’Ente Concerti “De Carolis”, diretta da Sergio La Stella, impegnata per la
prima volta da moltissimi anni in un balletto.
Oggi si replica alle 16,30.
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