Si rinnova il suggestivo appuntamento del Concerto di Natale nella Basilica di San Marco di Venezia: mercoledì 17 dicembre 2025 ore 20.00 (ingresso per invito della Procuratoria di San marco) e giovedì 18 dicembre ore 20.00 (riservato agli abbonati della Stagione Sinfonica 2025-2026 del Teatro La Fenice, turno S) Marco Gemmani dirigerà la Cappella Marciana in un programma musicale dedicato a Natale Monferrato, con l’esecuzione di alcune delle pagine più significative del suo repertorio sacro legato alla festività religiosa del Natale: in particolare sarà proposta la ricostruzione di un vespro di Natale a San Marco nel 1675.
Natale Monferrato è un nome fondamentale nella storia della Cappella Ducale di San Marco, perché è proprio alla sua figura che va ascritto uno dei primi consistenti riordini degli organici: alla morte di Francesco Cavalli, nel 1676, egli completerà il proprio curriculum. Dopo aver studiato nel seminario patriarcale di Venezia (allora collocato nell’isola di San Pietro di Castello, dove aveva sede il patriarcato) con Alessandro Grandi, verrà assunto come cantore nel 1638 e, dopo aver prestato la propria opera anche presso l’ospedale dei Mendicanti tra il 1642 e il 1676, si dedicherà interamente alla Cappella Ducale. Sarà proprio con la sua opera che l’organico vocale si attesterà su 6 soprani, 7 contralti, 13 tenori e 10 bassi. Il successo di Monferrato peraltro non fu così schietto: nel 1639 il maestro si candida al concorso di organista, ma gli viene preferito Francesco Cavalli; diventa vice maestro nel 1647, ma trova ancora una volta davanti a sé Cavalli quando tenta il concorso alla direzione, e sarà solo alla di lui morte che potrà salire al soglio maggiore di San Marco. Sacerdote, l’abito talare non gli impedì di conseguire vistosi successi economici, grazie sia alla sua attività come insegnante e anche a una meno prevedibile attività editoriale che svolse nella parrocchia di San Giovanni Grisostomo, dove abitava: questa caratteristica è davvero rimarchevole, dal momento che la zona divenne fortemente legata alla musica con l’apertura nel 1678 del teatro omonimo, oggi conosciuto come Malibran. Disporre di una stamperia di musica a pochi passi dal teatro portava inevitabilmente a degli evidenti vantaggi economici, tant’è che il compositore abbandonerà questa attività solo alla morte. La consacrazione della fama di Monferrato, giunta solamente postuma, è testimoniata all’interno della chiesa di San Bartolomeo (confinante appunto con San Giovanni Grisostomo): una lapide e un busto sono posti sopra l’ingresso alla sagrestia.
Il programma musicale del Concerto di Natale prevede l’esecuzione di brani sacri, tratti dall’op. iv Motetti a voce sola di D. Natal Monferrato Vice Maestro di Cappella della Serenissima Repubblica, dedicati a Giovanni Domenico Biava governatore dei Mendicanti (Venezia, Alessandro Vincenti 1655: mottetto «Ardet cor meum»), dall’op. vi Motetti a voce sola di S. Natal Monferrato Vice Maestro di Capella della Serenissima Repubblica, dedicata a Antonio Basadonna, proprietario del palazzo prospiciente il ponte delle Maravegie e oggi sede del Liceo Artistico (Venezia, Camillo Bortoli, 1666: mottetto «Clamo ad te»), dall’opera xi Salmi concertati a due voci con violini, et senza. Opera undecima di D. Natale Monferrato Vice Maestro di Capella della Serenissima Repubblica di Venezia dedicati a Matteo, Giorgio e Sebastiano Baffo (Venezia, Giuseppe Sala, 1676: salmo «Beatus vir»), dall’op. 9 Salmi brevi a otto voci a due chori dedicata a Colombano Zanardi (Bologna, Giacomo Monti, 1675: tutta la restante parte del programma). È quindi un insieme di musiche che «attinge a piene mani dai suoi Salmi brevi a due Chori, opera 9 – spiega il maestro Marco Gemmani – in cui il compositore veneziano concentra lo stile policorale tipico della basilica marciana in veloci e incalzanti alternanze di interventi con improvvisi ma calibrati colpi di scena. Ben diversi sono i suoi mottetti scritti nel più puro stile concertato in cui si può mettere in mostra tutto il virtuosismo di cui erano capaci i valenti cantori della Cappella Marciana».

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