Dopo l’ultimo concerto sinfonico del 10 dicembre scorso, la stagione di Ferrara Musica ritorna alla musica da camera. Lunedì 15 dicembre - Teatro Comunale “Claudio Abbado”, inizio alle 20.30 - è in programma un concerto davvero inedito, che affianca a un celebre brano di Mozart, il Quintetto per pianoforte e fiati K. 452, due composizioni del Novecento: il Trio per pianoforte, oboe e fagotto FP 43 di Francis Poulenc e Opus Zoo di Luciano Berio, pezzo di raro ascolto. Con la partecipazione anche di Leonardo Rongioletti come voce recitante, protagonisti saranno i Solisti dell’Orchestra Città di Ferrara - Nicola Guidetti (flauto), Giorgio Ferroci (oboe), Giovanni Polo (clarinetto), Vittorio Ordonselli (fagotto), Simone Cinque (corno), affiancati dal pianista Matteo Cardelli.
Il concerto si apre nel segno di Poulenc, con l’esecuzione del Trio per pianoforte, oboe e fagotto, che il compositore francese scrisse nel 1926, all’età di 25 anni. Dedicato a Manuel De Falla, il brano rappresentò il primo grande successo del compositore parigino in ambito cameristico e mise in risalto le sue grandi doti di pianista, insieme all'ammirazione che provava per gli strumenti a fiato.
A seguire verrà eseguito Opus Number Zoo di Luciano Berio: una serie di racconti musicali per quintetto e voce parlata in cui animali espressivi riflettono, danzano e combattono, dando voce a temi universali. I quattro panelli di questo lavoro – scritto nel 1951, ripensato vent’anni dopo - si rivolgono ai bambini: ciascuno è incentrato su alcune piccole poesie in lingua inglese di Rhoda Levine (di cui Vittoria Ottolenghi curò l’adattamento italiano) che devono leggere i cinque strumentisti, alternandosi durante l’esecuzione.
A chiudere il concerto sarà l’esecuzione del Quintetto in mi bemolle maggiore per pianoforte e fiati K. 452 di Mozart, completato il 30 marzo 1784 ed eseguito per la prima volta due giorni dopo al Burgtheater di Vienna, con il compositore al pianoforte. Poco dopo il concerto, Mozart scrisse al padre Leopold che la riteneva una delle cose migliori che avesse mai scritto. Considerato da molti il più nobile esempio di musica da camera per strumenti a fiato, la sua perfezione formale fu fonte di ispirazione per Beethoven.
I Solisti dell’Orchestra Città di Ferrara sono nati nel 1992, assieme alla stessa orchestra, con il patrocinio di Claudio Abbado. Affiancano l’attività della compagine orchestrale a pieno organico, organizzando le prime parti in piccoli ensemble da camera, dal duo al decimino.
Matteo Cardelli (nella foto a sinistra), pianista, è attivo sia
come solista sia in gruppi da camera, è regolarmente invitato come
visiting professor nelle masterclass del Music Fest Perugia ed è
anche fondatore e direttore artistico della rassegna musicale
"Ensemble Musik Festival", che si svolge annualmente a
Ferrara.


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