Domenica 6 ottobre
Teatro Socjale di
Piangipane ore 21
In occasione dei 100 anni della Radio
italiana
Parlami d’amore
Quando la radio
cantava la vita
Mario Incudine in un viaggio di musica, parole,
amarcord e ironia nell’Italia degli Anni Venti e Trenta
con Mario Incudine
di Costanza DiQuattro
regia Pino Strabioli
Orchestra La Corelli
direttore Jacopo Rivani
Antonio Vasta pianoforte e
fisarmonica
arrangiamenti Davide
Coppola e Valter Sivilotti
suono Pino Ricosta
scene Paolo Previti
produzione Centro Teatrale
Bresciano
in collaborazione con ASC
Production, Teatro Donnafugata
Parlami d’amore: quando la radio cantava la vita celebra un secolo di storia della radio italiana attraverso un affascinante viaggio nella canzone degli anni Venti e Trenta – poiché la musica, da sempre, sa diventare il paradigma di una nazione e di un pensiero. Lo spettacolo, in scena domenica 6 ottobre alle 21 al Teatro Socjale di Piangipane, vede Mario Incudine accompagnare il pubblico tra musica, parole e ricordi, con ironia e profondità. Suoi complici Antonio Vasta al pianoforte e alla fisarmonica e l’Orchestra La Corelli diretta da Jacopo Rivani, che regalerà una versione “sinfonica” dello spettacolo, realizzata grazie agli arrangiamenti di Davide Coppola e Valter Sivilotti. La verve e la capacità istrionica di Mario Incudine si mettono così al servizio di un appuntamento che è anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, fatta di testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite; un patrimonio da riportare alla luce e da conservare e trasmettere.
“Siamo felici di essere stati chiamati a partecipare a questo progetto – sottolinea Jacopo Rivani – In questi giorni di prove abbiamo potuto scoprire quanto questo sia uno spettacolo dal meraviglioso equilibrio, nell’alternare momenti più energici ad altri di grande spessore emotivo, grazie anche alla bellezza dei testi. E in questo caso viene arricchito dalla tinta sinfonica dell’orchestra, capace di rendere i brani più toccanti e forse di avvicinarci ancor di più alle atmosfere dell’epoca.” Con Parlami d’amore va infatti in scena uno spaccato non solo di storia della musica italiana, ma anche e soprattutto di “storia patria”. Tra il 1918 e il 1940 la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione: la nascita delle radio, mezzo principale della propaganda fascista, contribuì ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere la musica nelle case italiane, rendendola un “affare” comune e condiviso. Se da un lato si ramificava la musica promossa dal fascismo – megafono di sentimenti patriottici, famigliari e lacrimosi – dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica. Sottobanco, come bische clandestine, nascevano lo swing e il jazz che ben presto sarebbero entrati a far parte di una realtà italiana che remava controcorrente attraverso la musica.
Questa produzione del Centro Teatrale Bresciano approda a Piangipane grazie alla collaborazione con il Teatro Alighieri e la Fondazione Cherubini; lo spettacolo porta la firma di Costanza DiQuattro e quella di Pino Strabioli alla regia, con scenografie curate da Paolo Previti e il suono da Pino Ricosta.
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