“Pourquoi me réveiller, ô souffle du printemps?...” dopo un’assenza di oltre 40 anni tornano alla Scala i tormenti d’amore del giovane Werther, eroe protoromantico nato dalla penna di Goethe e tradotto da Jules Massenet in un’appassionata figura operistica.
La nuova produzione - in scena dal 10 giugno al 2 luglio - è affidata a due grandi firme, entrambe al debutto scaligero: il direttore francese Alain Altinoglu è una delle bacchette più ricercate dei nostri giorni, regolarmente invitato da orchestre del calibro dei Wiener, Berliner e Concertgebouw, mentre il regista Christof Loy negli ultimi anni ha messo in scena in tutta Europa spettacoli di riconosciuta intelligenza, gusto e intuito teatrale.
Nel ruolo del titolo, esempio sommo di protagonismo tenorile, ritorna Benjamin Bernheim (nella foto in alto), interprete ideale per chiarezza di timbro, padronanza linguistica ed eleganza stilistica. Nella parte di Charlotte, oggetto dell’amore tanto intenso quanto impossibile di Werther, debutta l’astro nascente di Victoria Karkacheva (nella foto a sinistra), recente vincitrice del concorso Operalia.
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