È l’unico violoncellista al mondo ad aver studiato con due autentiche leggende del suo strumento: Mstislav Rostropovič e Grigorij Pjatigorskij. Ha collaborato con direttori come Leonard Bernstein, Carlo Maria Giulini, Lorin Maazel e Giuseppe Sinopoli. Lettone, è stato imprigionato per 18 mesi in un campo di lavoro in Russia nel 1970, prima di lasciare il paese per molti anni. È Mischa Maisky (nella foto, di Bernard Rosenberg), che torna a suonare con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai giovedì 14 marzo alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini" di Torino” e in live streaming sul portale di Rai Cultura. Replica venerdì 15 marzo alle 20. Il concerto è registrato da Radio3 che lo trasmetterà successivamente.
Maisky è nato a Riga nel 1948. ha studiato al conservatorio dell’allora Leningrado e dopo il suo debutto a 17 anni con la filarmonica della città è stato soprannominato “Il Rostropovič del futuro”. Ha suonato con musicisti come Martha Argerich, Radu Lupu, Nelson Freire, Evgeny Kissin, Itzhak Perlman, Lang Lang, Peter Serkin, Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Maxim Vengerov, Joshua Bell e nelle più prestigiose rassegne internazionali. Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai, con la quale aveva suonato l’ultima volta nel 2017 diretto da James Conlon, propone il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per violoncello e orchestra op. 107 di Dmitrij Šostakovič, composto nel 1959 in e dedicato proprio a Rostropovič, del quale Maisky è stato allievo ed è considerato erede. Il grande violoncellista russo lo eseguì per la prima volta il 4 ottobre di quello stesso 1959 nella Sala Grande della Filarmonica di Leningrado, con la direzione di Evgenij Mravinskij.
Sul podio a Torino sale un’altra grande violoncellista, che di Maisky è stata allieva e che ora si dedica alla direzione d’orchestra: Han-Na Chang (nella foto di Kiran West), al suo debutto con la compagine Rai. Nata in Corea del Sud e presto trasferitasi negli Stati Uniti, a soli 11 anni ha vinto la quinta edizione del Concorso Rostropovič a Parigi, assegnatole all’unanimità da una giuria presieduta proprio dal grande violoncellista. Quest’anno festeggia quindi i trent’anni di carriera. Poco più che ventenne, nel 2007, ha fatto il suo debutto come direttrice d’orchestra, e oggi ha concentrato la sua produzione artistica esclusivamente dal podio.
Nella seconda parte della serata Han-Na Chang propone la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore op. 100 di Sergej Prokof’ev. Composta nel 1944, nel clima di esaltazione patriottica che accompagnò la liberazione dall’invasore tedesco, fu subito accolta con favore sia in patria, dove ottenne il premio Stalin nel 1945, sia in America, dove fu presentata l’anno successivo a New York. L’ottimismo trionfante di cui è pervasa deriva dalla serena atmosfera di relax goduta da Prokof’ev nella campagna di Ivanovo al momento della scrittura. Affermerà l’autore: «La mia Quinta Sinfonia è stata concepita come un inno all’uomo libero e felice. Secondo me, il compositore, proprio come il poeta, lo scultore, il pittore, è tenuto a servire l’uomo, il popolo. Egli deve rendere bella vita umana e difenderla».
I biglietti per il concerto, da 9 a 30 euro, sono in vendita online sul sito dell’OSN Rai e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.
Nessun commento:
Posta un commento