Secondo concerto dedicato alle nuove frontiere della dimensione spaziale elettroacustica proposto dal Festival di Nuova Consonanza sabato 13 dicembre (ore 21) al Mattatoio – La Pelanda. Grazie a una call internazionale rivolta a giovani compositori under 40, sono state selezionate alcune delle opere più significative tra le 126 proposte ricevute da oltre 30 Paesi di tutti i continenti, a dimostrazione che l’interesse per la dimensione spaziale della musica è un fenomeno planetario. I compositori selezionati per questa serata sono Tahasin Tolga Yayalar (Turchia), Candra Bangun Setyawan (Indonesia), Lorenza Cereghini (Italia), Spiff Onyuku (Nigeria), Jiajing Zhao (Cina) e Kyle Vanderburg (USA). Le composizioni presentate si distinguono non solo per l’uso avanzato di tecnologie immersive – dalla quadrifonia al Dolby Atmos e Ambisonic – ma soprattutto per il loro valore musicale. In programma anche una prima esecuzione assoluta di Maurilio Cacciatore Il peso del cielo per violini ed elettronica, con Francesco D’Orazio (nella foto a destra) al violino, interprete d’eccezione per il repertorio della musica d’oggi, e lo stesso autore all’elettronica.
GLI ULTIMI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL
Il 14 dicembre il Festival prosegue – sempre al Mattatoio - La Pelanda – con Mass!, ideato, composto e con la regia di Francesco Leineri. Si tratta di una “durational performance” per coro, visual ed elettronica nella quale la forma tradizionale della Messa accoglie la laicità dell’ordinario e del prossimo futuro alla ricerca di una nuova poetica dei sentimenti. Un coro di voci non professioniste, incontratesi per la prima volta solo il giorno dell’evento, animerà lo spazio fisico e sonoro.
Eidos è un progetto multimediale che prende il titolo dalla nuova composizione di Eduardo Carlo Natoli (nella foto a sinistra), scritta per l’ensemble Ludus Gravis diretto da Daniele Roccato, che nella peculiarità dell’organico (otto contrabbassi) ha il suo elemento generatore. Impreziosiscono l’esecuzione, nella serata del 15 dicembre, i disegni e la pittura dal vivo di Francesca Torricella e l’animazione e grafica di Alessio Morglia.
Forte suono piano luce è il titolo del concerto del 17 dicembre incentrato sulla rilettura acusmatica della Sonata op. 106 “Hammerklavier” di Beethoven, vero e proprio monumento musicale, in un dialogo ideale tra passato e presente. L’esecuzione integrale del capolavoro beethoveniano da parte di Francesco Prode, è integrata dall’ambientazione visiva e dalle variazioni acusmatiche di Luigi Ceccarelli (nella ffoto a destra) inserite in una precisa disposizione temporale rispetto alla sonata originale.
Il 18 dicembre in programma il concerto che conclude l’ormai consueto workshop Comporre dialogante sulle tecniche di improvvisazione musicale tenuto da Alessandro Sbordoni.
Come tradizione, il Festival si conclude il 20 dicembre con la finale del Concorso di composizione Franco Evangelisti, che quest’anno prevede lavori da camera, con le tre partiture finaliste e brani di Nicola Sani e Alessandro Solbiati eseguiti da MDI ensemble.



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