Sarà di nuovo l’Orchestra
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – come già nel
2021 e 2022 –guidata da Sir Antonio Pappano a
chiudere la 66a edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto,
con un concerto interamente mahleriano che avrà luogo in Piazza
Duomo (ore 19.30). L’Accademia di Santa Cecilia è stata
l’unica istituzione musicale italiana ad aver ospitato in due
occasioni (1907 e 1910) Mahler come direttore d’orchestra, ed è
notevole il numero di esecuzioni che ha dato dei suoi capolavori
(incidendo, tra l’altro, anche la colonna sonora di Morte a
Venezia di Visconti incentrata sull’Adagietto della
Quinta Sinfonia).
Ad aprire la serata saranno i Lieder
eines fahrenden Gesellen, per orchestra e mezzoprano, composti nel
1885 per voce e pianoforte e orchestrati più di dieci anni dopo. La
“prima” della versione orchestrale ebbe luogo nel 1896, in un
concerto dei Berliner Philharmoniker diretti dallo stesso Mahler,
durante il quale fu eseguita anche la Prima Sinfonia (nella quale
risuonano anche due dei Lieder eines fahrenden Gesellen, nel
primo e nel terzo movimento). I testi dei quattro Canti di un
giovane in viaggio furono scritti dallo stesso Mahler, che in
una lettera del 1° gennaio 1885 comunicò ad un suo amico: “Le mie
tappe: ho scritto un ciclo di Lieder. [...] nell'insieme sono
concepiti come se un giovane segnato dal destino se ne andasse
girando per il mondo, vagabondando qua e là”, dunque quasi una
personale Winterreise mahleriana.
A dare voce ai Lieder
(Wenn mein Schatz Hochzeit macht, Ging heut' morgen übers
Feld, Ich hab' ein glühend Messer, Die zwei blauen Augen)
sarà il mezzosoprano statunitense Sasha Cooke (nella foto), che vanta una
carriera ricca di successi nei maggiori teatri e sale del mondo, due
premi Grammy, e in questo concerto debutta con l’Orchestra
ceciliana. Nella seconda parte della serata verrà eseguita la Prima
Sinfonia composta fra il 1884 e il 1888 (inizialmente intitolata
dall’autore “Titano”, perché ispirata all’omonimo romanzo di
Jean Paul) che espone con chiarezza gli elementi principali del mondo
poetico mahleriano: l’idea del suono come Naturlaut (voce
della natura), la predilezione per i temi popolari e i ritmi di
marcia, la creazione di melodie struggenti, la suprema padronanza
nell’orchestrazione e la capacità di edificare una costruzione
estremamente vasta e complessa.
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