Una star con la Sardegna nel cuore. Francesco Demuro, il più grande tenore del mondo secondo la giuria degli International Opera Award, sarà il protagonista di tre concerti con l’Orchestra dell’Ente diretta da Lorenzo Passerini venerdì, sabato e domenica prossimi al Comunale di Sassari. Tre concerti (venerdì e sabato alle 20,30, domenica alle 16,30) che chiuderanno la Stagione lirica del De Carolis e che si annunciano come imperdibili. «Cantare tre giorni di fila per me è una sfida, ma io amo le sfide», ha detto oggi Francesco Demuro nella Sala Sassu del Conservatorio “Luigi Canepa”, dov’è stato intervistato dal responsabile dell’Ufficio stampa dell’Ente, Aldo Muzzo, insieme alla musicologa Paola Cossu. Oltre centocinquanta persone, tra cui moltissimi studenti, hanno abbracciato il tenore originario di Porto Torres che torna a cantare a Sassari dieci anni dopo l’ultima volta: «Allora era una Lucia di Lammermoor – ha ricordato – ma oggi, a distanza di tempo e dopo aver girato il mondo, quando torno a casa a cantare per la mia gente l’emozione è sempre enorme». Il mondo l’ha girato per davvero, dal Giappone all’Australia, dagli Stati Uniti ai più grandi teatri italiani, ma non dimentica mai le sue origini semplici: «Vengo da una famiglia modesta, quando ho detto a mia madre che mi avevano chiamato per la prima volta alla Scala di Milano mi ha chiesto, in sassarese: “Ma ti pagano?”». Venerdì, a Sassari, anche lei, oggi ottantaduenne, ascolterà il fenomenale tenore che unisce tutte le età: ci saranno, infatti, tantissimi ragazzi come quelli che hanno affollato oggi la Sala Sassu e ai quali Demuro ha elargito consigli: «Combattete ogni giorno per realizzare i vostri sogni: siete sardi, non dimenticatelo mai – ha detto, ricordando il suo esempio –, io ho iniziato a lavorare a 10 anni con il canto sardo e da allora ho sempre voluto raggiungere il successo, anche quando non sapevo cosa fosse l’Opera». Ha parlato, ha riso e ha commosso, accennando un “canto in re” e poi una strofa di Marechiare «che una sera improvvisai a Napoli, in un ristorante, dopo una Traviata al San Carlo: qualcuno fece un video che poi finì su Youtube: da allora ogni volta che metto piede a Napoli mi riconoscono e non smettono un attimo di farmi i complimenti». Alla fine della presentazione, con diverse domande del pubblico, spazio a foto e selfie che hanno testimoniato la popolarità di un campione della musica mondiale.
I concerti chiuderanno una Stagione lirica che ha confermato il trend positivo degli ultimi anni dell’Ente Concerti “De Carolis” «di cui si dice un gran bene, anche nella Penisola – ha rivelato Demuro – sia perché riesce a proporre a Sassari spettacoli di alta qualità con i mezzi a disposizione, sia perché riconosce anche economicamente il giusto merito agli artisti, cosa che non è scontata in altri teatri». Il programma prevede tre omaggi: al belcanto donizettiano con la Sinfonia di Don Pasquale e le arie “Tombe degli avi miei” da Lucia di Lammermoor e “Una furtiva lagrima” dall’Elisir d’amore, all’Ottocento lirico francese con la Sinfonia dell’opera Zampa di Hérold e le arie “Ah! Lève-toi, soleil” da Romeo et Juliette di Gounod e “Je crois entendre encore” da Les pècheurs de perles di Bizet e infine a Giuseppe Verdi con la Sinfonia della Forza del destino e le arie “Lunge da lei… oh mio rimorso” e “La donna è mobile” da Rigoletto e dalla Traviata. Restano ancora disponibili i biglietti per il concerto di sabato 14 dicembre alle 20,30: info al botteghino al numero 079290881.
Nessun commento:
Posta un commento