lunedì 4 novembre 2019

Il circolo musicale Mayr-Donizetti mette in scena 'Lucia di Lammermoor' a Bergamo




45ª STAGIONE OPERISTICA 2019-2020
 CIRCOLO MUSICALE
MAYR-DONIZETTI
ente senza fini di lucro - direzione artistica Damiano Maria Carissoni & Valerio Lopane

TEATRO SAN GIOVANNI BOSCO
 Bergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)
Venerdì 8 novembre 2019 - ore 21:00
LUCIA DI LAMMERMOOR
dramma tragico in due parti, di Salvatore Cammarano
Musica di Gaetano Donizetti

Dopo una serata rossiniana all’insegna del divertissement, il Mayr-Donizetti entra nel vivo della 45ª stagione operistica con Lucia di Lammermoor (prima rappresentazione Teatro San Carlo di Napoli 26 settembre 1835), del nostro amato Gaetano Donizetti (Bergamo, 29 novembre 1797 – Bergamo, 8 aprile 1848).
Donizetti, con Lucia, realizza un esperimento dai risultati che restano tuttora insuperati: egli concepì infatti −  un secolo prima di Freud – un’indagine stupefacente nei territori di confine tra poesia, musica e pazzia. Probabilmente nessun altro esperimento del genere ebbe mai una riuscita altrettanto limpida e convincente. Un tragico destino portò lo stesso Donizetti a chiudere la propria esistenza umana tormentato dai deliri.

È possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina: http://www.librettidopera.it/zpdf/lucialam.pdf

Note di regia
Lucia di Lammermoor è considerata il primo autentico melodramma romantico e, ancora oggi, scelte musicali, libretto e struttura drammatica ci appaiono più che mai felici e funzionali. In particolare, un ruolo decisamente inedito e romantico è assegnato in modo specifico alla scenografia intesa come elemento fondamentale e protagonistico.
In piena adesione a questa richiesta ho quindi scelto di riprendere una serie di antichi bozzetti legati a un’edizione storica (l’allestimento di Francesco Bagnara, al teatro San Benedetto di Venezia nella stagione del carnevale 1836/37), che certamente appagarono la volontà di Donizetti. Grazie a queste immagini, a noi concesse dal fondo del Museo Correr di Venezia, vorrei dunque restituire lo spessore tragico, suggestivo e fascinoso, così come fu concepito in una delle prime e più accreditate edizioni di questo dramma musicale. Con quest’operazione di recupero vorrei dunque affidare ai protagonisti in scena la giusta atmosfera per integrarsi tra l’impatto visivo e l’incisività musicale secondo il gusto degli albori del capolavoro donizettiano.  


Valerio Lopane
Il Circolo Mayr-Donizetti vuole omaggiare il massimo compositore bergamasco offrendo al suo pubblico un nuovo allestimento del capolavoro Lucia di Lammermoor.  Le grandi pagine nell’opera sono numerosissime: dall’aria di sortita di Enrico, Cruda, funesta smania, a quella di Lucia, Regnava nel silenzio. A queste gemme si devono almeno affiancare il grande duetto, Verranno a te sull’aure e il giustamente celebrato sestetto, Chi frena in tal momento?  I momenti di fortissimo impatto sono però riservati al soprano ed al tenore: la celeberrima Scena della pazzia, con flauto obbligato, e il finale Fra poco a me ricovero… tu che a Dio spiegasti l’ali.  Il Maestro Damiano Maria Carissoni, ancora una volta alla guida della Piccola orchestra dei Colli Morenici, ha scelto tre voci donizettiane di alta esperienza e ben note al pubblico del Mayr: il soprano Linda Camapanella, impegnata nel complesso ruolo di Lucia; il tenore Giorgio Casciarri in quello di Edgardo ed in fine Lorenzo Battagion come Enrico. Per la prima volta al Mayr-Donizetti il basso Dante Roberto Muro nel ruolo di Raimondo. La consolidata esperienza del soprano Elena Bertocchi, Alisa e del tenore Riccardo Benlondi, Arturo, completano il cast, insieme al giovanissimo tenore Simone Fenotti, Normanno. Con grande piacere il Circolo riaccoglie il Coro Simone Mayr, istruito dal Maestro Massimo di Fino. Costumi casa d’arte Grandi Spettacoli. Franz Cancelli curerà la realizzazione dei costumi di Lucia. Scene EMFG dai bozzetti originali dell’allestimento storico di Francesco Bagnara con animazioni di Enrico Maffi.  Maestro ai sovratitoli Nicola Previtali. Assistente alla Regia Giorgio Pesenti, regia di Valerio Lopane.

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