Teatro
Mario Del Monaco | Treviso
Stagione
lirica
04>08
dicembre 2019
Per
il terzo appuntamento della Stagione Lirica 2019/2020, il Comune di
Treviso porta in scena al Teatro Mario Del Monaco, dal 4 all’8
dicembre, Rita, Gianni Schicchi.
La produzione del teatro trevigiano affianca curiosamente, in due atti unici, Rita di Donizetti e Gianni Schicchi di Puccini,
autentici capolavori di comicità affidati alla direzione musicale del maestro
trevigiano Fabrizio Da Ros, al suo debutto sul palco del teatro cittadino,
per la regia di Alfredo Corno.
Ad
interpretare l’inedito dittico sono: Arianna Cimolin (nel ruolo di Rita,
padrona d'osteria, e Lauretta, figlia di Gianni Schicchi) Matteo Mezzaro (nel
ruolo di Beppe, marito di Rita, e di Rinuccio, nipote di Zita in Gianni
Schicchi), Leonardo Galeazzi (nel ruolo di Gasparo, piantatore, in Rita e di
Gianni Schicchi), Francesca Gerbasi (nel ruolo di La Ciesca, moglie di Marco in
Gianni Schicchi), Rebecca Comunello (nel ruolo di Gherardino in Gianni
Schicchi) e Francesco Basso (nel ruolo di Pinellino, calzolaio, in Gianni Schicchi).
Un’opera
unica nel suo genere, a cui si potrà assistere anche da dietro le quinte,
domenica 1 dicembre (ore 17.30) e martedì 3 dicembre (ore
18.30), grazie all’iniziativa OperainOpera, voluta dal Comune di
Treviso e dal Teatro Stabile del Veneto per aprire le prove e
gli allestimenti alla città.
Lo
spettacolo mette insieme da un lato, il vaudeville di Gustave Vaëz musicato da
Donizetti in Rita (Deux hommes et une femme) nel 1839, ma
rappresentato nel 1860, ben dodici anni dopo la morte del compositore e
dall’altro Gianni Schicchi di
Puccini, autentico capolavoro di comicità andato in scena per la prima volta
nel 1918, in
cui parola, musica e azione scenica risultano mirabilmente fuse. Il fil rouge che lega entrambe le opere è
la ricerca disperata di un documento. In Rita l’oggetto del
contendere è il vecchio certificato di nozze che l’ex marito della protagonista
cerca, intenzionato com’è a risposarsi, ma temendo di essere accusato di
bigamia. Mentre in Gianni Schicchi il documento da occultare è il
testamento di un facoltoso mercante che ha lasciato tutto ai frati diseredando
i discendenti.
Rita
La
vicenda si svolge lungo la costa vicino a Marsiglia, dove la volitiva e manesca
Rita ha avviato -con successo- una Locanda. Rita ha sottomesso e sposato il
timido Pepè, che ha schiavizzato a suon di ceffoni e lavora come factotum nella
piccola impresa familiare. Il testo potrebbe essere visto come una specie di
«manifesto divorzista» al pari del Don Pasquale. Rita, infatti, è vedova d'un
marinaio scomparso in un naufragio: trasferita a Marsiglia per disperazione
perché il villaggio dove abitava era bruciato, assieme a tutti i pochi averi
della malcapitata. Il colpo di scena avviene quando, inaspettato, ricompare
l'ex marito, Gasparo Brigani, prepotente e manesco ben più di lei. Non vuole
affatto recuperare la moglie o insediarsi nella bella Locanda, anzi: sta
cercando il vecchio certificato di nozze perché vuol risposarsi con una giovane
canadese e ha paura di essere accusato di bigamia. S'innesca una
divertentissima sfida fra i due mariti per scaricare la moglie all'altro: sono
ambedue incastrati in un matrimonio che non vorrebbero. Naturalmente vince
Gasparo, il più cattivo, ma nel frattempo il debole Pepè ha imparato la
lezione, e comincerà finalmente a farsi rispettare dalla prepotente consorte.
Gianni Schicchi
Gianni
Schicchi debuttò nel 1918. Fu pensato da Puccini nell'ambito di un monumentale
progetto che comprendeva anche gli atti unici Il Tabarro e Suor Angelica, e
liberamente ispirato alle tre cantiche della Commedia. Lo Schicchi riscosse fin
dagli esordi un successo particolare, dunque cominciò ad essere rappresentato
anche autonomamente, pur contro la volontà di Puccini. Si tratta di un vero
capolavoro di comicità, in cui parola, musica e azione scenica sono
mirabilmente fuse. Come in Rita, un documento è il motore della trama. Il
facoltoso mercante Buoso Donati è morto, lasciando tutto ai frati e diseredando
i discendenti. I parenti, decisi ad impedire l'esecuzione delle sue volontà,
chiedono aiuto a Gianni Schicchi, noto in tutta Firenze per arguzia e abilità.
Inizialmente lo Schicchi non vorrebbe assecondarli, ma grazie all'intercessione
della figlia Lauretta (innamorata di Rinuccio, nipote di Buoso) si persuade a
ideare un piano. Chiede di portare nella stanza attigua il cadavere di Buoso,
s'infila nel suo letto e fa chiamare il notaio, all'oscuro del decesso.
Imitando la voce del morto detta dunque un nuovo testamento, ma invece di
eseguire le volontà degli avidi Donati lascia gran parte degli averi a se
stesso, diventando perciò il nuovo padrone di casa. Appena si allontana il
notaio, Schicchi si affretta a cacciare i malvagi parenti e a fare la felicità
di Lauretta e Rinuccio che potranno ora contare su una ricca dote.
Teatro
Mario Del Monaco | Treviso
Merc
4 dicembre 2019 ore 17.00 – Anteprima per le scuole
Ven
6 dicembre 2019 ore 20.00
Dom
8 dicembre 2019 ore 16.00
RITA (1839)
musica
di Gaetano Donizetti
Personaggi
e interpreti
Rita,
padrona d'osteria Arianna
Cimolin
Beppe,
suo marito Matteo Mezzaro
Gasparo,
piantatore Leonardo Galeazzi
GIANNI SCHICCHI (1918)
musica
di Giacomo Puccini
Personaggi
e interpreti
Gianni
Schicchi Leonardo Galeazzi
Lauretta,
sua figlia Arianna Cimolin
La
Ciesca, moglie di Marco Francesca
Gerbasi
Rinuccio,
nipote di Zita Matteo Mezzaro
Gherardino,
loro figlio Rebecca Comunello *
Pinellino,
calzolaio Francesco Basso *
*
vincitori delle audizioni per giovani artisti del Teatro Comunale Mario Del
Monaco di Treviso
maestro
concertatore e direttore Fabrizio Da Ros
regia
e costumi Alfredo Corno
luci
Roberto Gritti
Orchestra
REGIONALE FILARMONIA VENETA
nuova
produzione Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso
direttore
di palcoscenico e primo maestro di sala Federico Brunello
maestro
di sala e di palcoscenico Gerardo Felisatti
maestro
alle luci Jacopo Cacco
maestro
ai sopratitoli Alessandro Argentini
durata: 2h
con intervallo