Associazione Musicale Karl Jenkins
I Concerti di Campagna
Palazzo Sforza-Cesarini, Sala delle
Armi (Genzano, RM)
domenica 16 marzo 2025, ore 18:oo
TIORBA ARPEGGIATA
Marina Belova, tiorba
Giovanni Girolamo Kapsperger –
Toccata VII
Alessandro Piccinini – Toccata
VI
Alessandro Piccinini – Toccata cromatica
Bellerofonte
Castaldi – Arpesca gagliarda
Alessandro Piccinini –
Chiaccona
Carl Friedrich Abel – Arpeggio
WV A1:A28 *
Giovanni Girolamo Kapsperger – Passacaglia
Johann
Sebastian Bach – Suite No. 2 in
D minor, BWV 1008 *
Prelude, Allemande, Courante,
Sarabande,
Menuette I&II, Gigue
Giovanni Girolamo Kapsperger
Toccata
arpeggiata, Toccata III, Colascione, Canario
Robert de Visée –
Prelude
François Couperin – Les Sylvaines *
Marin
Marais – Les Voix Humaines *
Robert de Visée –
Muzette, Chaconne

La tiorba è uno strumento che
affascina gli ascoltatori con il suo suono dai toni basso e delicati,
intensi. Familiare a tutti gli amanti della musica barocca per essere
adoperata in orchestre ed ensemble, la tiorba vanta anche un
interessante repertorio solistico, che riflette gli esperimenti e le
composizioni dei musicisti italiani della prima metà del XVII
secolo, così come lo stile francese già affermatosi alla fine di
quel secolo. La tiorba ha un’accordatura inversa, grazie alla quale
i passaggi suonano su di essa come fosse un’arpa. Tutti i
compositori che scrissero per la tiorba utilizzarono questa tecnica
che ha il nome poetico di “campanelli”. Ve ne sono diverse di
tecniche usate: unʼaltra molto importante sulla tiorba è l’arpeggio
e il brano più famoso, la Toccata “Arpeggiata” di Giovanni
Girolamo Kapsperger, ha dato il nome a questo programma di concerto.
Un altro brano in arpeggio trascritto per tiorba è di Carl Friedrich
Abel, che venne inizialmente composto per viola da gamba a
testimonianza del dialogo che in quel periodo nasceva tra i vari
strumenti.
Tutte le composizioni sono state selezionate in modo
tale da rivelare le capacità musicali della tiorba come strumento
solista sia nel repertorio originale che nelle trascrizioni. Il
fulcro del programma è la Suite n. 2 in re minore di Johann
Sebastian Bach. Attorno ad essa, nel corso del concerto ruotano
composizioni di autori italiani come Giovanni Girolamo Kapsperger,
Alessandro Piccinini e Bellerofonte Castaldi; verrà poi eseguita
anche musica francese – diverse opere di Robert de Visée, “Les
Sylvaines” di François Couperin e “Les Voix Humaines” di Marin
Marais. Tutti gli arrangiamenti dei brani per viola da gamba e
violoncello sono realizzati per tiorba da Marina Belova.

Marina Belova è una liutista russa. Il
suo repertorio comprende musica per liuto rinascimentale e barocco,
oltre ad opere per tiorba e chitarra barocca. Collabora in qualità
di musicista ospite con vari ensemble, tra cui “Gnessin Baroque”,
“Pratum Integrum”, “Musica Viva”, “La Voce Strumentale”,
“Questa Musica”, “Alta Capella” ed altri. Nel 2019 ha vinto
il concorso internazionale di musica antica “Maurizio Pratola”
(LʼAquila), lʼunico al mondo rivolto specificamente ai liutisti. Ha
studiato con Andrey Chernyshov, con il quale ha poi fondato “La
prima scuola di liuto” in Russia, dove attualmente insegna. È
titolare del corso “Tradizione e prassi esecutiva della musica
barocca” presso lʼUniversità Statale Kosygin di Mosca
“Propedeutica del liuto” presso l’Academic Musical College del
Conservatorio Statale Ciajkovskij di Mosca. Nel 2023 si diploma al
Conservatorio di Verona con il professor Franco Pavan. Oltre ai
concerti regolari in Russia, ha partecipato a concerti da solista in
festival europei: Festival Oude Muziek Utrecht (Paesi Bassi,
Utrecht, 2023), Festiv’Alba, La Riccitelli, Concerti Barattelli
(Italia, 2022), Grandezze & Meraviglie (Italia , 2022), nonché
alla Fondazione Ugo e Olga Levi a Venezia e nell’Associazione
Musicale Karl Jenkins (2023), Festival Alte Musik Zürich (Svizzera,
2021), “Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo e Nepi”
(Italia, 2019).