mercoledì 20 novembre 2024

L’OPERA “RODELINDA” DI HÄNDEL PER LA PRIMA VOLTA A SANTA CECILIA

 

Venerdì 22 novembre ore 20.30
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia
 
La Lira d’Orfeo
Karina Gauvin, Rodelinda
Raffaele Pe, Bertarido
Giuseppina Bridelli, Eduige
Luigi Morassi, Grimoaldo
Mirco Palazzi, Garibaldo
Rafał Tomkiewic, Unulfo 

Händel 
Rodelinda,
regina de' Longobardi
opera seria in 3 atti HWV 7

Nuova prima esecuzione a Santa Cecilia il 22 novembre alle ore 20.30 (Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia): per la prima volta l’Accademia ospiterà infatti uno dei massimi capolavori del teatro musicale di Georg Friedrich Händel, l’opera Rodelinda, Regina de’ Longobardi composta nel 1724 su un libretto di Nicola Haym. Protagonista dell’esecuzione sarà un giovane cast che annovera fra le sue fila Karina Gauvin, Giuseppina Bridelli, Luigi Morassi, Mirco Palazzi, Rafał Tomkiewic e l’ensemble strumentale La Lira d’Orfeo, un collettivo di musicisti fondato da Raffaele Pe – che nell’esecuzione a Santa Cecilia interpreterà il ruolo di Bertarido – che da un decennio sta introducendo una vera e propria rivoluzione nel mondo della musica barocca, proponendo un repertorio nuovo e creando spettacoli che guardano al passato con una sensibilità contemporanea.  L’opera seria in tre atti del compositore sassone fu presentata trionfalmente al King's Theatre di Londra il 13 febbraio 1725 e costituisce uno degli esiti creativi più alti di Händel.
 
La trama: per ottenere il trono dei Longobardi, Garibaldo consiglia a Grimoaldo di sposare Rodelinda, spezzando così la promessa fatta un tempo ad Eduige. Bertarido torna a Milano, sulla sua (finta) tomba, dove vede la moglie piangerlo; Unulfo gli consiglia di non mettersi troppo in mostra, e i due vedono Garibaldo minacciare Rodelinda di uccidere il figlio se lei non sposerà Grimoaldo. Rodelinda dichiara provocatoriamente a Grimoaldo di essere pronta a sposarlo, a patto che egli abbia il coraggio di ucciderne il figlio: per lei sarebbe inconciliabile essere sposa dell'usurpatore e madre del legittimo erede al trono nello stesso tempo. Grimoaldo, di fronte a questa decisione, esita sconvolto. Intanto Eduige e Unulfo fanno incontrare Rodelinda e Bertarido, che però vengono scoperti da Grimoaldo; egli non riconosce Bertarido e li fa rinchiudere accusando Rodelinda di infedeltà. I due sono condannati a morte, ma Unulfo scende nella prigione di Bertarido per liberarlo; scambiandolo per Grimoaldo, Bertarido lo ferisce, ma si avvede del proprio errore, e i due fuggono per un sotterraneo. Rodelinda viene portata lì da Eduige, ma vedendo le macchie di sangue per terra, teme che siano di Bertarido e crede che sia morto. Ma lo stesso Bertarido una volta rientrato nel castello salva Grimoaldo dal pugnale di Garibaldo, vero malvagio della vicenda, che viene quindi ucciso dallo stesso Bertarido. Rodelinda si ricongiunge così con lo sposo, e Grimoaldo si ravvede, accettando di sposare Eduige. L'opera si conclude col tripudio generale.
 
 
GLI ARTISTI
Il soprano canadese Karina Gauvin (nella foto di Julien Faugare)è interprete richiesta tanto per il repertorio del Settecento quanto per autori quali Mahler e Britten. Ha collaborato con importanti orchestre sinfoniche, tra cui l'Orchestre Symphonique de Montréal, San Francisco Symphony, Chicago Symphony, New York Philharmonic e Rotterdam Philharmonic, nonché con orchestre barocche come Les Talens Lyriques, l'Orchestra Barocca di Venezia, l'Accademia Bizantina, Il Complesso Barocco, la Akademie für Alte Musik Berlin e la Tafelmusik Baroque Orchestra. I prossimi appuntamenti includono il ruolo del titolo in Rodelinda di Händel al Theater an der Wien con la Lira d’Orfeo e il Don Giovanni sotto la direzione di Masato Suzuki al Tokyo Bunkamura Orchard Hall. Inoltre farà ritorno al Théâtre des Champs-Elysées per un concerto di gala in occasione del 10° anniversario de Le Concert de la Loge. La discografia di Karina Gauvin conta più di 50 titoli e le è valsa numerosi riconoscimenti, tra cui un “Chamber Music America Award” per il disco “Fête Galante”
 
Descritto dal “Times” come "a baroque star", artista di riferimento e infaticabile promotore della cultura barocca, il controtenore Raffaele Pe (nella foto di Michele Monasta)  è interprete di un vasto repertorio musicale che va dal Recitar cantando fino all'opera contemporanea. Collabora con direttori e registi di primo piano come Jordi Savall, John Eliot Gardiner, William Christie, Giovanni Antonini, Graham Vick, Claus Guth, Pierluigi Pizzi e Damiano Michieletto nei principali teatri internazionali, dal Teatro alla Scala di Milano alla Staatsoper di Berlino, al Theater an der Wien di Vienna. Da sempre combina un'intensa attività operistica con recital in alcune della più importanti sale e istituzioni sinfoniche internazionali come la Philharmonie di Berlino, il Musikverein di Vienna, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (dove ha debuttato nel 2022), la Philharmonie di Parigi, il Palau de la Musica di Barcellona e la Wigmore Hall di Londra.
 
Nata a Piacenza, Giuseppina Bridelli (nella foto di Francesco Squeglia) ha debuttato a 21 anni al Teatro Grande di Brescia cantando il ruolo di Despina in Così fan tutte diretta da Diego Fasolis. In seguito si distingue come interprete mozartiana interpretando Idamante (Idomeneo) diretta da Michele Mariotti al Teatro Comunale di Bologna, Cherubino (Le nozze di Figaro) al San Carlo di Napoli, Sesto (La clemenza di Tito) diretta da Federico Maria Sardelli al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Nel 2023/2024 per l’inaugurazione della stagione della Fenice interpreta il ruolo di Nicklausse ne Les Contes d'Hoffmann di Offenbach e debutta al Festival d'Aix-en- Provence nel Ritorno d'Ulisse in patria di Monteverdi. Tra gli impegni recenti e futuri: l’Orlando furioso di Vivaldi con l’ensemble Il Pomo d'Oro per il Festival dell'Opera Barocca di Bayreuth, La clemenza di Tito di Mozart diretto da Tomáš Netopil al Grand Théâtre de Genève e la Passione secondo Matteo di Bach al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi.
 
Conseguita la laurea in canto al Conservatorio “Giovanni Battista Martini” di Bologna, Luigi Morassi si è perfezionato all’Accademia Rossiniana di Pesaro, all’Accademia del Maggio Fiorentino. Nel 2022 ha debuttato nel ruolo di Eumete nel Ritorno di Ulisse in patria diretto da Ottavio Dantone al Monteverdi Festival di Cremona. Vincitore nel 2021 del premio "Rodolfo Celletti" e della borsa di studio per l'Accademia di Alto perfezionamento del belcanto di Martina Franca, ha partecipato al Pulcinella di Stravinskij con l'Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari. Lo scorso luglio ha interpretato a Santa Cecilia, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori e il Coro di Santa Cecilia, il Requiem di Mozart, mentre ad agosto ha debuttato nel ruolo di Pong nella Turandot eseguita al Festival Puccini di Torre del Lago con la regia di Pier Luigi Pizzi. Tra gli impegni futuri ricordiamo lo Stabat Mater di Boccherini con la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma e l’Otello di Verdi al Teatro Bellini di Catania.
 
Definito dalla critica interprete dalla voce nobile e coinvolgente musicalità, specialista del repertorio belcantistico italiano e di quello mozartiano, dopo aver debuttato all’Opera Festival di Wexford, Mirco Palazzi si è esibito nei più importanti teatri e sale da concerto del mondo quali: La Scala di Milano, ROH Covent Garden di Londra, Liceu de Barcelona, Washington Opera, Dallas Opera, Teatro Regio di Torino, Teatro La Fenice di Venezia, Santa Cecilia di Roma, Opera di Roma, Maggio Musicale Fiorentino, Philarmonie di Colonia, Gewandhaus di Lipsia, Barbican di Londra, Suntory Hall di Tokyo, Concertgebouw di Amsterdam collaborando con direttori d’orchestra del calibro di R. Abbado, Alessandrini, Chailly, Chung, Fasolis, Gergiev, Hogwood, Pappano, Noseda, Zedda e registi quali Ronconi, Pizzi, Alden, Carsen e Vick. Ha registrato per Decca, Naxos, Bongiovanni, Opera-rara, Arthaus, Unitel, Opus Arte, Urania. L’incisione di Semiramide per Opera-rara ha vinto l’Opera Award 2019. 
 
Il controtenore polacco Rafał Tomkiewicz, elogiato dalla stampa per la sua voce “possente”, ha studiato all’Università di Cracovia e in seguito al Conservatorio Chopin di Varsavia. Nel corso di questa stagione debutterà nel ruolo di Oberon - A Midsummer night's Dream di Britten - al Teatro dell’Opera di Graz, all’Opera Royal de Versailles nel concerto "Les Trois Contre-Ténors" e nella Senna festeggiante di Vivaldi; farà ritorno agli Händelfestspiele Karlsruhe e interpreterà il ruolo di Unulfo al Theater an der Wien mentre lo scorso mese ha preso parte al Giulio Cesare di Händel in scena alla Warzawska Opera Kameralna. Tra i principali appuntamenti delle scorse stagioni ricordiamo Siroe agli Händelfestspiele di Karlsruhe, l’Orfeo di Monteverdi con l’ensemble L'Arpeggiata a Cracovia, Giulio Cesare agli Händelfestspiele di Göttingen, la Passione secondo Giovanni al Musikverein di Vienna e con la Beethovenorchesteer Bonn, Israele in Egitto di Händel alla Polska Filharmonia Warszawa.
 

Nel 2015 Raffaele Pe ha fondato La Lira di Orfeo (nella foto di Noah Shaye), un collettivo di musicisti, artisti e ricercatori con cui ha realizzato numerose incisioni discografiche. La Lira di Orfeo, ensemble barocco e contenitore creativo dell'immaginario musicale di Raffaele Pe, raccoglie alcuni dei migliori interpreti su strumenti antichi della nuova generazione che, al fianco di artisti provenienti da tutti i campi del sapere, propone programmi innovativi e nuove produzioni curate in una chiave moderna di grande fascino. Dal Premio Abbiati del 2019, ai debutti internazionali a Londra, Berlino e Vienna, l'ensemble si è confermato in pochi anni realtà di riferimento per questo repertorio. Tra i progetti futuri, Rodelinda di Georg Friedrich Händel e un nuovo allestimento di Ambleto di Francesco Gasparin al Theater an der Wien, il tour europeo delle cantate di Antonio Vivaldi a partire dalla Wigmore Hall di Londra e il tour del programma “Virtuosissimo” che parte dal Théâtre des ChampsÉlysées di Parigi.
 


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