venerdì 22 novembre 2024

LIRICA / Al Teatro Pergolesi di Jesi vanno in scena I Quadri parlanti di Gaspare Spontini dopo un oblio di 224 anni.

 
mercoledì 27 novembre 2024, ore 16 – anteprima giovani*
venerdì 29 novembre 2024, ore 20.30
domenica 1 dicembre 2024, ore 16**
I QUADRI PARLANTI 
Dramma giocoso in due atti
Libretto di Gaetano Bongiardino
musica di Gaspare Spontini
revisione critica a cura di Federico Agostinelli
Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini
con il contributo del Centro Studi per la Musica Fiamminga di Anversa
 
Personaggi e interpreti
Chiarella, Martina Tragni  
Menicuccio, Davide Chiodo  
Don Bertoldo, Alfonso Michele Ciulla 
Capitan Belfiore, Giuseppe Di Giacinto
Rosina, Michela Antenucci
Bettina, Giada Borrelli
Abbate/Falloppa, Francesco Tuppo
 
direttore Giulio Prandi
regia Gianni Marras
scene Alessandra Bianchettin*
costumi Asya Fusani*
*vincitrici della IV edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera.
luci Marco Chiavetti
 
Time Machine Ensemble
 
NUOVA PRODUZIONE
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA IN TEMPI MODERNI


Venerdì 29 novembre ore 20,30 e domenica 1° dicembre ore 16 (con anteprima giovani mercoledì 27 novembre ore 16), va in scena la prima esecuzione assoluta in tempi moderni de “I Quadri Parlanti” di Gaspare Spontini, dramma giocoso in due atti su libretto di Gaetano Bongiardino, la cui prima rappresentazione fu nella primavera del 1800 al Teatro di Santa Cecilia a Palermo. Dopo oltre due secoli, l’opera torna in scena nella revisione critica a cura di Federico Agostinelli per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini con il contributo del Centro Studi per la Musica Fiamminga di Anversa.
È la proposta della 57esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, a cura della Fondazione Pergolesi Spontini, quale terzo titolo di un cartellone inaugurato con successo da La Vestale, tra i titoli più celebri del compositore marchigiano di cui si celebrano i 250 anni della nascita a Maiolati Spontini.
 
Il manoscritto autografo della partitura de “I quadri parlanti” è stato ritrovato nel giugno del 2016 nella Biblioteca del Castello d'Ursel (nella foto) ad Hingene nelle Fiandre, unica fonte musicale dell'opera a tutt'oggi conosciuta. Dell’opera si conservata traccia solo tramite il libretto pubblicato a Palermo in occasione del primo e, per quanto ci risulti, finora unico allestimento dell'opera. Nel Castello d’Ursel furono, in quella occasione, ritrovati altri manoscritti autografi di Spontini, relativi alle partiture - ritenute scomparse - di tre opere e una cantata: il melodramma buffo “I quadri parlanti” del 1800, il dramma giocoso “Il Geloso e l’audace” del 1801 (Palermo), la farsa giocosa “Le metamorfosi di Pasquale” del 1802 (Roma) e la cantata “L’Eccelsa gara” del 1806 (Parigi). All’eccezionale ritrovamento ha fatto seguito l’accordo (pluriennale dal 2016 al 2020) tra il Centro Studi per la Musica Fiamminga e della Provincia di Anversa e la Fondazione Pergolesi Spontini, per la revisione critica e la valorizzazione dei manoscritti.
L’opera, in due atti, risulta essere completa. Appartiene a quell’insieme di opere giovanili che l’autore ha scritto seguendo lo stile napoletano su cui si era formato e che aveva fatto grande la scuola dell’opera italiana in tutto il mondo. Sono lavori che dimostrano già la maestria nella scrittura del giovane Spontini e che, seppur non abbiano in sé i tratti dell’innovazione linguistica che il musicista porterà nel suo periodo francese, hanno un altissimo valore storico/estetico. La vicenda, ambientata a Napoli, è contesta di intrighi, burle, tradimenti e lieto fine: al centro, il classico gioco delle parti dove varie coppie si intrecciano in amori nascosti e osteggiati.
 
Direttore della nuova produzione è Giulio Prandi (nella foto) sul podio del Time Machine Ensemble, la regia è di Gianni Marras, le luci sono di Marco Chiavetti.
L’allestimento è all’insegna della creatività giovanile con scene e costumi firmate da Alessandra Bianchettin e Asya Fusani, vincitori della IV edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera.
Giovani anche gli interpreti della compagnia di canto, con Martina Tragni (Chiarella), Davide Chiodo (Menicuccio), Alfonso Michele Ciulla (Don Bertoldo), Giuseppe Di Giacinto (Capitan Belfiore), Michela Antenucci (Rosina), Giada Borrelli (Bettina), Francesco Tuppo (Abbate/Falloppa).
 
L’opera è affiancata da un percorso inclusivi e di opera accessibile dedicato agli spettatori con disabilità uditiva e visiva nella recita domenicale. Per gli studenti, c’è il percorso formativo “Musicadentro”, che dopo gli incontri nelle scuole, porta a teatro i ragazzi in occasione dell’anteprima giovani.
Tra gli eventi collaterali, torna inoltre l’Operadinner al Circolo Cittadino di Jesi, performance teatrale con cena per conoscere trama e personaggi dell’opera: l’appuntamento è venerdì 22 novembre ore 20.
Le guide all’opera condotte dal direttore artistico Cristian Carrara (nella foto) sono due: una in streaming dal sito della Fondazione, disponibile da domenica 24 novembre ore 11, l’altra dal vivo alle Sale Pergolesiane prima dello spettacolo, alle ore 19 venerdì 29 novembre, e alle ore 15 domenica 1 dicembre.
La musica dell’opera risuonerà nell’aria in filodiffusione per le vie del centro storico, dal mercoledì al sabato nella settimana del debutto dell’opera.



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