Dopo diversi impegni che l’hanno vista brillare su palcoscenici internazionali quali la Semperoper di Dresda e la Wiener Staatsoper, Cecilia Molinari è tornata in Italia per una nuova sfida artistica: con l’intensità della sua voce e la profonda ricercatezza delle sue interpretazioni, sabato 16 novembre ha debuttato nel ruolo di Abenamet in Zoraida di Granata di Donizetti, opera che l’ha vista in scena nel ruolo che fu della diva Rosmunda Pisaroni.
Con altre repliche in cartellone domenica 24 novembre e domenica 1° dicembre, l’opera è uno dei titoli selezionati per il Festival Donizetti Opera 2024, manifestazione di rilievo internazionale dedicata al compositore bergamasco e organizzata dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza.
Per il ciclo #donizetti200, dedicato al titolo che compie i due secoli, Zoraida di Granata di Donizetti torna a risplendere sul palcoscenico del Teatro Sociale di Bergamo e per la prima volta in tempi moderni, si può assistere all’ originale versione “Roma 1824”, che debuttò al Teatro Argentina di Roma il 7 gennaio 1824 su libretto di Bartolomeo Merelli e Jacopo Ferretti.
Grazie alla coproduzione con il Wexford Festival Opera, che alcuni mesi fa ha presentato lo stesso titolo ma nella versione del 1822, e al meticoloso lavoro di Edoardo Cavalli, possiamo finalmente ascoltare questa edizione inedita: un vero e proprio tesoro per gli appassionati di Donizetti e un'opportunità unica per immergersi nella storia della musica.
Cecilia Molinari, una delle voci più promettenti del panorama musicale contemporaneo, si distingue per la padronanza della tecnica e la naturalezza dell'espressione, caratteristiche che le hanno permesso di affermarsi rapidamente sulla scena operistica internazionale. In questo nuovo allestimento, che vede la regia di Bruno Ravella e le scene e i costumi di Gary McCann, riveste il ruolo di Abenamet, affiancata da un cast che comprende Konu Kim (Almuzir), Zuzana Marková (Zoraida) e gli Allievi della Bottega Donizetti, mentre sul podio sarà Alberto Zanardi, giovane bacchetta cresciuta in questi anni “dietro le quinte” del Festival, alla guida dell’orchestra di strumenti d’epoca Gli Originali.
“Essere scelta per interpretare il ruolo di Abenamet nell'opera 'Zoraida di Granata' - dichiara Cecilia Molinari - rappresenta per me un'opportunità unica di celebrare la ricca eredità di Donizetti e di ampliare il mio repertorio di ruoli “en travesti”.
La storia di quest’opera è senza tempo. Parla di amore contrastato, desiderio di possesso, abuso di potere, con una guerra spaventosa sullo sfondo. Il perdono di Abenamet alla fine del Secondo Atto è un faro in una notte buia, un invito a ritrovare la nostra umanità. Un atto di coraggio che ci sfida a essere più di semplici spettatori.
Dal punto di vista vocale il ruolo di Abenamet è molto stimolante e mi permette di lavorare sulla tessitura più grave del mio registro, sfruttando a pieno le potenzialità della mia voce di mezzosoprano.
Sono particolarmente felice di poter collaborare con Bruno Ravella, la cui visione artistica darà vita a un personaggio complesso e sfaccettato come Abenamet. Non vedo l'ora di lavorare anche con il Maestro Alberto Zanardi per affinare lo stile belcantistico e per immergermi nell'atmosfera unica del Donizetti Opera Festival.
Celebrare i dieci anni di questo prestigioso Festival è un ulteriore motivo di orgoglio. L'impegno del Festival nella divulgazione e nella ricerca sull'opera di Donizetti è ammirevole e necessario per mantenere viva la sua musica. Sono estremamente grata di far parte di questo progetto e di poter condividere con il pubblico l'emozione di interpretare un ruolo così poco conosciuto, restituendogli la visibilità che si merita.”
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