mercoledì 13 marzo 2024

π˜½π™§π™–π™™ π™ˆπ™šπ™π™‘π™™π™–π™ͺ, π™π™’π™—π™šπ™§π™©π™€ π™‚π™–π™‘π™žπ™’π™—π™šπ™§π™©π™ž, π™Žπ™šπ™§π™œπ™žπ™€ π˜½π™šπ™§π™£π™–π™‘: sold-out per le prossime tre date del Teatro Ristori (17-20-22 marzo ore 20:30)

 

 Sold-out. È quello che si legge sul sito del Teatro Ristori nella sezione dedicata al calendario degli spettacoli, fotografando l’andamento piΓΉ che soddisfacente della stagione in corso. Cartellone al giro di boa di una corposa volata artistica che ha portato sul palco del teatro veronese filoni tematici all’insegna del jazz, del barocco, della danza, delle serate d’autore e pomeriggi per famiglie. A chi non Γ¨ giΓ  in possesso del biglietto non resta quindi che attendere altre occasioni per vedere dal vivo, ad esempio, il riferimento mondiale del jazz Brad Mehldau (nella foto in alto, di Elena Olivo)in Piano Solo, il filosofo Umberto Galimberti in una “serata d’autore” sulle emozioni e il ballerino e coreografo Sergio Bernal nella potenza della danza iberica. Ancora poche le disponibilitΓ  per il Paradiso narrato da Simone Cristicchi (10 aprile) o l’Orlando Furioso spiegato dallo scrittore Roberto Mercadini (26 marzo); per la Ballade della MM Contemporary Dance Company (5 aprile) e l’Adagio dei danzatori giapponesi Saburo Teshigawara e Rihoko Sato (26 aprile). Gettonatissimo anche il concerto di una delle stelle del panorama jazz mondiale, Gonzalo Rubalcaba (30 aprile), cosΓ¬ come il gran finale del trio jazz da brividi John Patitucci, Dave Weckl, Joey Calderazzo (15 maggio).

Il commento del M° Alberto Martini (nella foto), direttore artistico del Teatro Ristori: “Il nostro principale obiettivo Γ¨ stato fin dall’inizio del mio mandato, di essere alternativi e complementari rispetto all’offerta artistica che giΓ  c’era nella nostra cittΓ . I cardini di questa avventura sono stati qualitΓ , innovazione, formazione, educazione, condivisione e sostenibilitΓ . Volevamo dare un’identitΓ  e una personalitΓ  al Teatro Ristori e credo che possiamo dire di essere sulla strada giusta. L’importante Γ¨ non adagiarsi sui risultati ottenuti, ma guardare sempre avanti, per proporre nuove idee ed emozioni”.

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