Il cartellone. In anticipo rispetto al passato, la Stagione
lirica torna a settembre e non più a ottobre. Il debutto sarà nel segno
del compositore Nino Rota, di cui cade quest’anno il 40esimo della
scomparsa, con la prima esecuzione assoluta in Sardegna della farsa
musicale in quattro atti Il cappello di paglia di Firenze (27-29
settembre). Rota, famoso per le immortali colonne sonore di decine di
capolavori cinematografici – tra cui i primi due capitoli della saga
del Padrino e di tutti i film di Federico Fellini fino al
1979 – scrisse anche il libretto dell’opera insieme alla madre Ernesta
Rinaldi. Il Cappello, composto nel 1945, debuttò al Teatro
Massimo di Palermo soltanto nel 1955. L’allestimento in scena a Sassari
proviene dalla Fondazione Teatro di Pisa, dove ha riscosso ottime
critiche, con la regia affidata a Lorenzo Maria Mucci, le scene di
Emanuele Sinisi e i costumi di Massimo Poli. Il disegno luci sarà di Tony
Grandi (come anche per le due opere successive). I protagonisti in
scena saranno molti e quasi tutti sardi, a partire dal soprano Elisabetta
Scano (Elena nell’opera), che torna in scena a Sassari a distanza di
15 anni. Con lei molti giovani: Mauro Secci (Fadinard), Francesco Leone
(Nonancourt), Ilaria Vanacore (Anaide), Marco Puggioni (Felice),
Aloisa Aisemberg (La baronessa di Champigny), William Hernandez
(Emilio) e ancora Marco Bussi (Beaupertuis), Gianluca Moro (Vezinet),
Bruno Lazzaretti (Achille/Una guardia), insieme a Fabrizio Mangatia e
Veronica Abozzi. L’Orchestra dell’Ente Concerti sarà diretta da Federico
Santi, il coro sarà quello dell’Ente preparato da Antonio Costa.
Si torna in scena il 18 e 20 ottobre con un
capolavoro del verismo italiano, Pagliacci di
Ruggero Leoncavallo, in un nuovo allestimento dell’Ente Concerti
firmato dai registi Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, già a Sassari
l’anno scorso per il fortunato Rigoletto trasmesso da Sky Classica
HD. L’opera debuttò al Teatro Dal Verme di Milano nel 1892 e torna a
Sassari a distanza di 12 anni, a un secolo esatto dalla morte del
compositore. Scene e costumi del nuovo allestimento sono curati dagli
allievi dell’Accademia di belle arti “Mario Sironi” di Sassari, con cui
l’Ente Concerti rinnova una collaborazione che ha già dato i suoi frutti
negli anni passati, consentendo ai giovani talenti del territorio di
misurarsi con il lavoro in teatro. A dar vita alla tragica vicenda - di
cui Leoncavallo scrisse anche il libretto - saranno Marta Torbidoni
(Nedda), Antonello Palombi (Canio), Stefano Meo (Tonio), Marco Puggioni
(Beppe), Zoltán Nagy (Silvio), con Fabrizio Mangatia e Claudio
Deledda a completare il cast. A Sebastiano Rolli è stata affidata la
direzione dell’orchestra, del coro dell’Ente e delle voci bianche
della Corale “Canepa” istruite da Salvatore Rizzu.
Torna come da tradizione anche un’opera di
Gioachino Rossini: quest’anno tocca alla Cenerentola (o La bontà
in trionfo), melodramma giocoso in due atti scritto da Jacopo
Ferretti, in programma l’8 e 10 novembre. Sassari ospitò l’opera già
nel lontano 1831 – pochi anni dopo il suo debutto assoluto al Teatro
Valle di Roma nel 1817 – e per l’ultima volta finora nel 2009.
L’allestimento sarà quello dei Teatri di OperaLombardia, per la regia di
Arturo Cirillo, le scene di Dario Gessati e i costumi di Vanessa Sannino.
Nei panni della protagonista Angelina sarà il quotato mezzosoprano
giapponese Aya Wakizono; con lei Fabio Capitanucci (Don Magnifico),
Leonardo Ferrando (Don Ramiro), William Hernandez (Dandini), Alessandro
Spina (Alidoro) e due cantanti emerse dalle ultime audizioni
per giovani talenti: la vincitrice Francesca Pusceddu (Clorinda) e Martina
Serra (Tisbe). Jacopo Rivani dirigerà l’Orchestra dell’Ente e la Corale
Canepa preparata da Luca Sirigu.
L’ultima opera in cartellone per la
Stagione 2019 sarà un grande ritorno di Giuseppe Verdi: Il trovatore,
dramma in quattro atti scritto da Salvadore Cammarano, al Comunale il
6 e l’8 dicembre. Secondo capitolo della trilogia popolare verdiana,
debuttò al Teatro Apollo di Roma nel 1853; manca da Sassari da
15 anni. Anche in questo caso si tratta di un nuovo allestimento
dell’Ente Concerti, affidato al giovane regista Roberto Catalano, per le
scene di Emanuele Sinisi, i costumi di Ilaria Ariemme e le luci di
Fiammetta Baldiserri. Azucena sarà interpretata da Silvia Beltrami, il
Conte di Luna sarà Dario Solari e Chiara Isotton vestirà i panni di
Leonora. Nel cast anche Amadi Lagha (Manrico), Francesco Leone (Ferrando),
Maria Bagalà (Ines), Marco Puggioni (Ruiz), Stefano Arnaudo (Un vecchio zingaro)
e Claudio Deledda (Un messo). A dirigere orchestra e coro dell’Ente
sarà Alberto Maniàci.
Gran finale con i tre concerti di Francesco
Demuro, originario di Porto Torres e ormai stella di prima grandezza
della lirica mondiale, vincitore dell’International Opera Award,
l’Oscar della lirica, nello scorso aprile a Doha. Demuro sarà a Sassari
per tre date: il 13, 14 (fuori abbonamento) e 15 dicembre, in un
recital accompagnato dall’Orchestra dell’Ente diretta da Lorenzo
Passerini. Per il tenore sarà un ritorno nella Stagione lirica di Sassari
a distanza di 11 anni dalla sua ultima esibizione: nel 2008 fu
Rodolfo nella Bohème di Giacomo Puccini.
Un impegno costante. L’appuntamento con la Stagione – patrocinata dal
Comune di Sassari, che concede gratuitamente il Teatro Comunale, e
realizzata anche grazie al contributo del Ministero per i Beni e le
attività culturali, della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna
– si conferma quindi di sempre maggior interesse, un riferimento non
solo per la città di Sassari ma per tutta l’isola. L’offerta artistica si
conferma di primo livello e si rafforza anno dopo anno, con un
evidente apprezzamento di pubblico e critica. L’impegno dell’Ente Concerti
si concretizza con le cinque produzioni confermate quest’anno,
nonostante un taglio, seppur contenuto, dei contributi
ministeriali, con quattro opere tutte con coro e orchestra, e un concerto
anch’esso con l’orchestra e un protagonista assoluto della musica
mondiale.
In questo modo l’Ente Concerti “Marialisa de
Carolis”, unico Teatro di tradizione nell’Isola, ribadisce il proprio
ruolo chiave non solo nella diffusione della musica in Sardegna
ma anche come una vera e propria “industria della cultura”. Nel corso
degli anni, infatti, grazie all’Ente Concerti si sono create e
consolidate figure professionali di alto livello tra artisti, tecnici
e amministrativi, quasi tutti sardi e in maggioranza sassaresi, che
trovano impiego, seppur stagionale, nel difficile panorama
occupazionale del territorio: ogni anno, grazie alla Stagione lirica,
lavorano infatti circa duecento tecnici, cento orchestrali, altrettanti
artisti del coro, responsabili artistici e amministrativi, stagisti e
apprendisti per un totale di quasi cinquecento persone, tra cui molti giovani.
Un patrimonio della città che va preservato e consolidato in futuro.
Gli eventi collaterali: anteprime giovani e presentazioni. Come
ogni anno è prevista un’anteprima dedicata esclusivamente agli studenti
delle scuole e universitari fino a 30 anni. È confermato l’orario
alle 17,30 per agevolare il rientro dei fuori sede. Le anteprime sono in
programma il 25 settembre (Il cappello di paglia di Firenze), il 16
ottobre (Pagliacci), il 6 novembre (La Cenerentola) e il 4 dicembre (Il
trovatore). Il costo di 7 euro a biglietto è confermato anche
per questa Stagione.
Visto il successo dello scorso anno, l’Ente
riproporrà le presentazioni delle opere al mattino, per consentire agli
studenti di accostarsi al mondo dell’opera, in collaborazione con le
istituzioni scolastiche e accademiche della città.
Biglietteria online e Classica HD. Ai record al botteghino si affianca anche
quest’anno il servizio di biglietteria online già sperimentato con
successo e che sta ottenendo un ottimo successo in collaborazione col
circuito Vivaticket.
Conferma anche per la rinnovata campagna
promozionale, che torna sul più prestigioso canale tematico
italiano, Classica HD - al 136 del bouquet di SKY -, media
partner ufficiale dell’Ente Concerti di Sassari. La Stagione lirica di
Sassari, in questo modo, si conferma un punto di riferimento in tutto il
Paese accanto ai principali teatri italiani.
Nessun commento:
Posta un commento