sabato 2 dicembre 2017

IL LAGO DEI CIGNI all'Auditorium di Milano con laVerdi


Crescendo in musica 2017/18
in collaborazione con Espressione Danza
sabato 2 Dicembre – ore 16.00
Auditorium di Milano - largo Mahler
 
Un classico senza tempo attende il piccolo-grande pubblico di Crescendo in Musica, la rassegna de laVerdi del sabato pomeriggio per i più piccoli, i ragazzi e le famiglie, nel tradizionale appuntamento prenatalizio. Sabato 2 dicembre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano, andrà infatti in scena Il lago dei cigni, uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo. Tornano sul palco di largo Mahler i bravissimi giovani danzatori di Espressione Danza, mentre l’attore Nicola Olivieri accompagna il pubblico nella narrazione musicale. A eseguire la meravigliosa musica di Čajkovskij è l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, per l’occasione diretta da Vincenzo Milletari (nella foto a destra)
, mentre la regia è affidata a Camilla Meregalli e i testi sono di Francesco Montemurro.


 
Ecco la sintesi dello spettacolo:

C'era una volta una città con i suoi giardinetti e il suo piccolo stagno pieno di rane anatre e cigni. In riva al laghetto c'era una panchina tutta coperta di giornali e cartoni. E chi c'era sotto quei cartoni? C'era il vecchio Oliver, un "barbone" direte voi? Sì, un barbone ma senza barba, senza lavoro, senza soldi e senza memoria! Eh, sì: il vecchio Oliver non si ricordava quasi più niente e a tutti quelli che incontrava diceva sempre: "C'ero, una volta... ma adesso? Adesso non ci sono più... e chissà chi ero, una volta? Non avreste due spiccioli per comprarmi una ciambella? Ho tanta fame, una ciambella, per favore...". Un bel giorno, però, Oliver incontrò due ragazzi nel parco. Sembravano due innamorati come tanti ma, non appena li vide, la memoria gli cominciò a tornare. "Ecco chi ero!" si disse "Io c'ero una volta... e abitavo alla corte di un Principe! E adesso ricordo: in quella corte io ero il gran Ciambellano! Ecco perché ho ancora questa fissa per le ciambelle! Ma il mio Principe, che assomigliava tanto a questo ragazzo del parco... come si chiamava? Ah sì, ora ricordo: si chiamava Sigfrido!" 

E proprio in quel momento, come per incantesimo, i giardinetti si trasformarono in un parco e il piccolo stagno diventò un grande lago, sempre pieno di anatre e rane e cigni, ma tutti che danzavano e tutti prigionieri dell'incantesimo di un perfido mago: il terribile Furius Rothbart.

In una bella notte di luna in riva a questo lago, il Principe Sigfrido conobbe Odette, una Regina trasformata da Rothbart in cigno. “Odette poteva riprendere le sue sembianze di fanciulla solo di notte, mentre di giorno tornava a sguazzare nel lago - ricordò Oliver -. E perciò organizzai una festa stupenda nel palazzo di Sigfrido proprio di notte: per farli incontrare di nuovo davanti alla Regina Madre. Ma alla festa venne anche il terribile Mago Rothbart, con la sua figlia Odile, rivale di Odette... che scompiglio! Sigfrido non sapeva più riconoscere chi fosse la sua vera innamorata... aveva perso anche lui la memoria? Boh… Ricordo solo che al sorgere dell'alba Odette dovette fuggire verso il lago per trasformarsi di nuovo in cigno... e tutto sembrava perduto, ahimè..."

Povero Oliver! Nel suo ricordo sembrava proprio che il Mago cattivo avesse vinto, e invece quello che lui non ricorda è che tutti i cigni del lago decisero di ribellarsi al Mago e, a furia di beccate e pedate e sventolate d'ali, lo fecero sparire, lui e tutti i suoi incantesimi! Così, da quel momento, non ci saranno mai più fanciulle stregate, prigioniere di un lago o di un perfido mago, ma fanciulle libere: libere di decidere la propria vita ed il proprio destino!

 

(Biglietti euro 15,00/7,50; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2; on line: www.laverdi.org, www.vivaticket.it )

 
Il Progetto Educational, di cui la rassegna Crescendo in Musica fa parte, è patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e sostenuto da Regione Lombardia – Settore Cultura, Intesa San Paolo, con il sostegno di Fondazione Cariplo, di CIDIM, Comitato Nazionale Italiano Musica, e di Donna Kendall Foundation (Corona del Mar, California).

Il Progetto Educational intende incentivare l’arte dell’ascolto: arte che è alla base non solo della comprensione del linguaggio musicale ma di qualsiasi processo educativo.

 
 
Fondazione Orchestra Sinfonica
e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

 

COMUNICATO STAMPA

Jesi - Teatro Pergolesi: prima rappresentazione assoluta di “Caffè Bach”

 

venerdì 1 dicembre 2017

TREVISO - Come si mette in scena un’opera lirica?


OPERA in OPERA
Come si mette in scena un’opera lirica?

Percorso guidato alla scoperta delle diverse competenze necessarie all’allestimento della più complessa tra le produzioni teatrali.*

Il cast artistico de La Cecchina, dramma giocoso in tre atti di Niccolò Piccinni, su libretto di Carlo Goldoni,
in scena al Teatro Comunale di Treviso il 15 e il 17 dicembre,
illustrerà ai partecipanti le varie fasi preparatorie che consentono all’opera di andare in scena.
Il pubblico avrà inoltre la possibilità di assistere a una prova di regia

Una straordinaria opportunità di conoscere da vicino il funzionamento
della grande macchina teatrale.

Incontro con il cast e prova aperta di regia:
Giovedì 7 dicembre ore 18.00
Lunedì 11 dicembre ore 18.30
Martedì 12 dicembre ore 18.30

Le visite durano circa un’ora. Ritrovo partecipanti nel Foyer del Teatro (Corso del popolo 31)


*previa prenotazione
Tel. 0422 513 300 - teatrispa@fondazionecassamarca.it

INGRESSO LIBERO


MODENA - FAUST DI GOUNOD A 200 ANNI DALLA NASCITA



 
Va in scena venerdì 1 dicembre 2017 alle 20 e domenica 3 alle 15.30 per la stagione lirica al Teatro Comunale Luciano Pavarotti Faust di Charles Gounod in un nuovo allestimento presentato in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza e I Teatri di Reggio Emilia. Lo spettacolo, prodotto a 200 anni dalla nascita del compositore, è costruito a Modena e firmato nella parte scenica dal collettivo Anagoor, una delle realtà emergenti più attuali e stimolanti del teatro di prosa italiano, vincitore nel 2016 del premio dell’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali “per l'innovativa ricerca teatrale” e candidato al Premio Europa per il Teatro 2017. La parte musicale dello spettacolo è diretta dal francese Jean-Luc Tingaud, qui alla guida dell’Orchestra dell’Opera Italiana e del Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena preparato da Stefano Colò. Direttore francese di fama internazionale, Jean-Luc Tingaud ha recentemente diretto I pescatori di perle all’English National Opera, La bohème in forma di concerto alla Salle Pleyel di Parigi con la Royal Philharmonic Orchestra e ha debuttato all’Arena di Verona con Roméo et Juliette di Gounod.

Il ruolo del titolo è affidato al tenore Francesco Demuro, applaudito Alfredo in Traviata e Rodolfo ne La bohème al teatro Metropolitan Opera di New York, nel Duca di Mantova in Rigoletto a San Francisco e all’Opéra Bastille di Parigi oltre che ospite alla Staatsoper di Berlino, all’Opera di Monaco di Baviera e alla Royal Opera House di Londra. Ramaz Chikviladze, che interpreterà Mefistofele, ha riscosso successi al Teatro Carlo Felice di Genova, all’Opéra di Nizza, al Teatro Massimo di Palermo, a Stoccarda e al Grand Théâtre di Lussemburgo. Marguerite sarà il soprano Davinia Rodriguez. Ascoltata a Modena nel 2014 accanto a Leo Nucci in Simon Boccanegra (Maria), è stata di recente acclamata interprete nei ruoli principali de La traviata a Bilbao, di Lucia di Lammermoor e dell’Orphée et Eurydice all’Opera di Seattle e, accanto a Placido Domingo, alla Florida Grand Opera e a Valencia.

 

“L’ambizione del progetto è quella di risarcire Charles Gounod e l’opera stessa dell’ammirazione che meritano per aver trasformato in teatro e musica uno dei capisaldi del pensiero e dell’arte occidentali – racconta il regista Simone Derai -. E questo non strappando dalla carne di Gounod la connessione con Goethe e il suo capolavoro, ma riannodandone saldamente il vincolo, unica via per osservare non il difetto ma la grandezza del compositore e la sua straordinaria autonomia”.

Il resto del team Anagoor che firma lo spettacolo è formato da Silvia Bragagnolo, scenografa, Marco Menegoni, assistente per la parte scenica, Lucio Diana alle luci, Monica Tonietto assistente per la parte musicale e Giulio Favotto direttore della fotografia.

La regia dell’opera rispetta la collocazione temporale originale, quel primo XVI secolo germanico in cui sorge la leggenda di Faust e in cui è collocata la vicenda nel dramma di Goethe da cui attingono e a cui si rifanno Barbier, Carré e Gounod. Un unico spazio diversamente attrezzato, senza particolari macchine sceniche, servirà a ricreare la dimensione necessaria ai diversi ambienti delle scene dove si muove una sorta di teatro delle marionette, come quello che originariamente avrebbe ispirato il giovane Goethe. Un ruolo importante è affidato alle proiezioni video - tutte immagini originali, raccolte e prodotte appositamente per questa produzione -, strumento drammaturgico che si colloca tra un atto e un altro, senza interferire con la linearità della vicenda, sfruttando i tempi morti dei cambi tecnici.

La compagnia, che prende il nome dal racconto di Dino Buzzati Le mura di Anagoor, nasce nel 2000 a Castelfranco Veneto. Dopo prestigiose produzioni per la Biennale di Venezia e per il festival MiTo, nel 2013 riceve il Premio HYSTRIO–Castel dei Mondi e debutta alla Sagra Musicale Malatestiana di Rimini con la prima regia di un’opera: Il Palazzo di Atlante di Luigi Rossi (1642). Nel 2014, al Festival delle Colline Torinesi, debutta Virgilio Brucia, presentato anche al Romaeuropa Festival. Nel 2015 il Napoli Teatro Festival Italia presenta un focus interamente dedicato ad Anagoor e un loro spettacolo è tra i vincitori del Music Theatre NOW 2015 - Worldwide Competition for new Opera and Music Theatre.

 

Venerdì 1 dicembre alle ore 18, al Ridotto del Teatro, Simone Derai incontrerà il pubblico per la serie Invito all’Opera in compagnia del critico musicale Susanna Franchi.

 

L’OPERA VERRÀ TRASMESSA IN DIRETTA STREAMING VENERDÌ 1 DICEMBRE ALLE 20 DAL SITO INTERNET DEL TEATRO COMUNALE

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mercoledì 29 novembre 2017

Inizia la rassegna CORALMENTE al Carlo Felice



 
CORALMENTE
Giovedì 30 novembre 2017
 
Giovedì 30 novembre 2017 alle ore 20.30, nel primo foyer del Teatro Carlo Felice, il primo appuntamento della rassegna Coralmente diretto dal Maestro Franco Sebastiani con il Coro femminile del Teatro accompagnato al pianoforte da Patrizia Priarone.
Il programma del concerto prevede l’esecuzione di un repertorio sacro di alcuni dei più famosi autori quali
Anselm Schubiger, Franz Schubert, Felix Mendelssohn, Johannes Brahms, Giuseppe Verdi e Benjamin Britten.
I successivi appuntamenti sono previsti domenica 15 aprile con brani del Novecento e domenica 13 maggio con un programma del periodo risorgimentale, entrambi alle ore 11.00 nel foyer del Teatro.
 


 
Giovedì 30 novembre  ore 20.30
Foyer Teatro Carlo Felice
 
Franco Sebastiani
Direttore
Patrizia Priarone
Pianoforte
 
Anselm Schubiger
Resonet in laudibus
 
Franz Schubert
Psalm 23 “Gott ist mein Hirt” D706
 
Felix Mendelssohn
“Veni, Domine” (da Drei Motetten op. 39)
 
Johannes Brahms
Ave Maria op. 12
 
Giuseppe Verdi
Laudi alla Vergine Maria (da “Quattro pezzi sacri”)
 
Benjamin Britten
A Ceremony of Carols
 
 
CORO FEMMINILE DEL TEATRO CARLO FELICE



COMUNICATO STAMPA

martedì 28 novembre 2017


TEATRO COMUNALE MARIO DEL MONACO
TREVISO
Teatro di tradizione
 
Mercoledì 29 novembre ore 20.45
 
filippo gamba
pianoforte
 
Franz Schubert
Sonata in la minore D 537
 
Johannes Brahms
Fantasie op. 116
 
Ludwig van Beethoven
Sonata in do minore op. 13 "Patetica"
Sonata in do diesis minore op. 27 n. 2 "Al chiaro di luna"
 
La stagione concertistica del Teatro Comunale Mario Del Monaco prosegue mercoledì 29 novembre alle ore 20.45 con il concerto del pianista Filippo Gamba. In programma composizioni di Schubert, Brahms e Beethoven.
 
Alle ore 20.00, al Ridotto del Teatro,
il musicologo MIRKO SCHIPILLITI
incontrerà il pubblico per un’introduzione all’ascolto delle musiche in programma.
 
 “Con la rigorosa, appassionata serietà che lo contraddistingue il pianista italiano Filippo Gamba incarna quella figura di filosofo del pianoforte che, musicista cosmopolita dotato di grande maturità, è infuso di un carisma quasi missionario”.
Con queste parole nel 2000 Wladimir Ashkenazy premia Filippo Gamba in una luminosa vittoria al Concours Géza Anda di Zurigo, dopo aver ottenuto negli anni precedenti prestigiosi riconoscimenti in concorsi quali Van Cliburn, Rubinstein, Leeds, Bachauer, Beethoven, Bremen e Pozzoli. Viene quindi invitato dai più importanti festival e si esibisce a Berlino Vienna, Parigi, Lione, Amsterdam, Monaco, Atene. Prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre come i Berliner Sinfoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg, l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo e della City of Birmingham, sotto la bacchetta, tra gli altri, di Simon Rattle, James Conlon, Armin Jordan e Vladimir Ashkenazy. Nato a Verona e diplomato al Conservatorio della sua città con Renzo Bonizzato, oggi Filippo Gamba è professore alla Musik-Akademie di Basilea e tiene seminari d’interpretazione pianistica per il Festival Musicale di Portogruaro, le Settimane di Blonay, Asolo Musica, Music of Southern Nevada, UDK Berlino. Coltiva una speciale predilezione per il repertorio cameristico, collaborando con il violoncellista Enrico Bronzi, la violinista Alexandra Conunova e con gruppi come il Quartetto Michelangelo, il Quartetto Hugo Wolf, il Quartetto Gringolts e il Quartetto Vanbrugh. Particolarmente preziosi, nel suo percorso artistico, sono stati gli incontri con Maria Tipo e Homero Francesch. La sua attività discografica è cominciata con l’incisione di due Concerti mozartiani diretti da Vladimir Ashkenazy e da Camil Marinescu. Ha poi inciso tre CD solistici dedicati a Beethoven, Brahms e Mendelssohn. Ha inoltre inciso due CD in duo con il violinista giapponese Egijin Niimura, e due CD con Humoreske&Davidsbuendlertaenze di Schumann e l’integrale delle Bagatelle di Beethoven.
 
LAST MINUTE TICKETS
Un’ora prima dell’inizio dello spettacolo sarà possibile acquistare biglietti a 15 Euro per persone di età superiore ai 19 anni; a 8 Euro per persone di età inferiore ai 19 anni.
 
 
BIGLIETTERIA DEL TEATRO COMUNALE MARIO DEL MONACO:
Acquisto di persona: dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 14.00; il sabato dalle 10.00 alle 12.30;
Acquisto al telefono: dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 16.30 (0422 540480).
il giorno dello spettacolo la Biglietteria apre anche prima del concerto dalle ore 19.30

INFOLINE 0422 540480

lunedì 27 novembre 2017

Napoli - Al Teatro Sannazzaro, Leonardo Colafelice, il piano danzante


Giovedì 30  novembre 2017 alle ore 20.30 al Teatro Sannazaro per  la Associazione Alessandro Scarlatti  il giovane pianista  Leonardo Colafelice  eseguirà un vario ed impegnativo recital che alterna virtuosistici brani dedicati a balletti, con la delicata Suite Bergamasque di Debussy e la intensa e malinconica SonataLes Adieux” di Beethoven:  un concerto che potrà mettere in risalto le doti tecniche e virtuose di Colafelice, ma con un sentimento di profonda riflessione e pathos.  Colafelice spiega così le sue scelte di repertorio:  “Il pianoforte è uno strumento completo. Credo sia questa la caratteristica che mi ha sempre esaltato di questo strumento: è come se fosse un’orchestra e, attraverso lo studio, cerco di avere timbri sempre differenti, suoni che si intrecciano tra di loro e che siano in qualche modo riconducibili anche a strumenti orchestrali. Anche per questo mi piace molto suonare musica destinata ai balletti, come ad esempio Petrouchka o lo Schiaccianoci.”
 
Nato ad Altamura, classe 1995, il pianista è già considerato uno dei migliori talenti del circuito internazionale. Il suo curriculum vanta successi straordinari tra cui a soli diciotto anni la finale  del famosissimo  Arthur Rubinstein International Piano Master Competition di Tel Aviv  e la vittoria alla “Yamaha USASU International Piano Competition”  nel 2013 ottenuta dalle stesse mani di Martha Argerich. Inoltre nell’agosto 2016 Colafelice ha vinto il secondo premio nel prestigioso concorso  di Cleveland ricevendo tre premi speciali: premio del pubblico, migliore esecuzione di una composizione di autore russo e premio attribuito dalla giuria di giovani. Attualmente Colafelice è docente di Pianoforte presso il Conservatorio di Vibo Valentia,  e questo fa di lui il più giovane insegnante di Conservatorio in Italia.
Biglietti: platea e palco I° fila € 18; palco II°e III° fila € 13; ridotto giovani ( under 30)  €13; last minute € 5 (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Infoline . 081 406011
 
Programma
Ludwig van Beethoven ( 1770 – 1827)           
Sonata in mi bemolle maggiore op. 81a „Les adieux“
 
 
Pëtr Il’ič  Čajkovskij (1840 – 1893) /Michail Pletnëv ( 1957)                  
Lo Schiaccianoci, Suite  da concerto
 
*   *   * 
Claude Debussy (1862 – 1918)              
Suite bergamasque
 
Igor Stravinskij (1882 – 1971)                           
Trois mouvements de Pétrouchka  
 
Leonardo Colafelice
 
Nel 2016 Leonardo Colafelice, ventenne, ha vinto il 2° premio della Cleveland International Piano Competition, ottenendo anche 3 premi speciali: quello del pubblico, quello del pubblico dei giovani e quello per la miglior esecuzione di musica russa.
Questo straordinario successo si aggiunge alle recenti affermazioni in altri due prestigiosi concorsi pianistici internazionali: a soli diciotto anni Leonardo è stato finalista alla XIV edizione della Arthur Rubinstein International Piano Master Competition di Tel Aviv, dove ha ottenuto ben 3 premi speciali (miglior interprete del Concerto classico; miglior interprete di una composizione di Chopin; pianista più notevole sotto i 22 anni) e lo scorso anno è stato finalista alla LX edizione del Concorso Busoni di Bolzano ricevendo il sesto premio.
Nei due anni precedenti Leonardo aveva ottenuto sei primi premi assoluti nei più importanti concorsi del mondo riservati ai giovanissimi: alla “Gina Bachauer Young Artists International Piano Competition”, alla “Thomas and Evon Cooper International Piano Competition” e all’“Eastman Young Artists International Piano Competition”, nel 2012, e alla “Yamaha USASU International Piano Competition” (dove ha ricevuto il premio dalle mani di Martha Argerich), al Concorso pianistico internazionale di Aarhus (Danimarca) e al Concorso pianistico internazionale di Hilton Head (U.S.A.), nel 2013.
Nato nel 1995 ad Altamura (BA), Leonardo si è diplomato con Pasquale Iannone presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari e ha terminato il liceo scientifico. Ha preso parte a master e corsi di perfezionamento con Aldo Ciccolini e Marisa Somma.
Ha tenuto concerti solistici nelle principali città italiane per prestigiose istituzioni come la Società dei Concerti di Milano, l’Accademia Filarmonica Romana, l’Unione Musicale di Torino, Musica Insieme di Bologna, gli Amici della Musica di Padova, il Teatro Petruzzelli di Bari, gli Amici della Musica di Palermo, il Festival di Ravello, l’Estate Musicale Frentana. All’estero ha suonato alla Salle Cortot di Parigi, a Berna, Budapest, Tbilisi, Istanbul, Tel Aviv e Aarhus. Come solista ha suonato con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, con l’Orchestra della Magna Grecia, con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli e con l’Orchestra della Provincia di Bari e all’estero con la Israel Philharmonic Orchestra, la Aarhus Symphony Orchestra, in Danimarca, l’Orchestra Sinfonica del Cile, la Israel Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Duisburg, in Germania, l’Orchestra Sinfonica di Kristiansand, in Norvegia, l’Orchestra Filarmonica del Marocco. In precedenza ha suonato con altre prestigiose orchestre tra cui: Cleveland Orchestra, Rochester Philharmonic Orchestra, Orchestra di Padova e del Veneto, The Israel Camerata Jerusalem, collaborando con direttori quali Giordano Bellincampi, Asher Fisch, Frederic Chaslin, Eugene Tzigane, Avner Biron, Jahja Ling, Neil Varon, Luigi Piovano, Michele Marvulli.
 

sabato 25 novembre 2017

Giselle, grande ritorno del balletto al Comunale di Sassari


Sassari risponde presente al richiamo del grande balletto. È stato un successo, come ci si attendeva, il ritorno della danza accompagnata dall’orchestra, un vero evento sempre più raro nei teatri italiani.

Ottima l’accoglienza di Giselle, il balletto classico-romantico per eccellenza, presentato al Comunale dalla compagnia Dansepartout, che ha mostrato grande maturità e capacità da artisti di lungo corso, nonostante l’età media dei danzatori si aggiri sui vent’anni. Il capolavoro di Adolphe Adam – su libretto di Théophile Gautier – è stato proposto nella lettura del coreografo Luc Bouy, affiancato dal maître de ballet Gaetano Petrosino.

La tragica vicenda della giovane contadina Giselle, abbandonata dal principe Albrecht e uccisa dal dolore, e delle Villi che vogliono vendicarne la morte è un grande classico del balletto. Debuttò il 28 giugno del 1841 all’Opéra National de Paris e proprio la sala da ballo dello storico teatro francese fa da sfondo alla prima scena dello spettacolo, con i ballerini che provano le coreografie. In un susseguirsi di proiezioni, i protagonisti rievocano la sfortunata vicenda della giovane Giselle: dalla festa in campagna fino alla morte, dall’arrivo delle Villi al cimitero fino all’arrivo dell’alba, con lo spirito della giovane che salva il principe dalla vendetta e la conclusione, di nuovo, nella sala da ballo dell’Opéra.

Uno spettacolo che i sassaresi hanno mostrato di apprezzare: i ripetuti applausi hanno sancito il successo di un allestimento fresco ed efficace. Pieni consensi anche per l’Orchestra dell’Ente Concerti “De Carolis”, diretta da Sergio La Stella, impegnata per la prima volta da moltissimi anni in un balletto.

Oggi si replica alle 16,30.

Ivor Bolton dirige l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

 
Sabato 25 novembre, alle ore 20, all'Opera di Firenze. Il concerto si apre con l'ouverture de L'anima del filosofo, ossia Orfeo ed Euridice, un lavoro di Franz Joseph Haydn mai rappresentato fino alla prima fiorentina al Teatro della Pergola nel 1951. La sinfonia n. 38 di Mozart prende il nome Praga dalla città dove fu eseguita per la prima volta il 6 dicembre 1786, poco dopo la prima assoluta de Le nozze di Figaro. Nel finale la serenata, genere praticato da Mozart e Haydn, è ripreso da Johannes Brahms in questo lavoro giovanile del 1857.

Programma

Franz Joseph Haydn
Ouverture da L'anima del filosofo, ossia Orfeo ed Euridice, Hob. 28/13

Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 38 in re maggiore K 504, Praga

Johannes Brahms
Serenata n. 1 in re maggiore per orchestra, op. 11

Bergamo Alta - Teatro Sociale: Festival Donizetti Opera, debutta il dittico “Che originali!” di Mayr e “Pigmalione” di Donizetti

Tutto pronto per la seconda serata di debutti al festival Donizetti Opera al Teatro Sociale che vedrà in scena il titolo donizettiano Pigmalione – primo lavoro teatrale del giovanissimo compositore –insieme alla farsa per musica di Giovanni Simone Mayr Che originali! (25 novembre, 1 e 3 dicembre). Il dittico nasce dalla comunanza di soggetti fra i due lavori che si basano sull'amore per la musica e l’arte, e dal desiderio di sottolineare l’ideale passaggio di testimone da maestro ad allievo per poi intraprendere nei prossimi anni un percorso lungo l’intero catalogo del compositore orobico.

La produzione della prima opera di Donizetti infatti dà il via al progetto #Donizetti200, il cui obiettivo è quello di eseguire ogni anno un’opera che compie 200 anni sino al 2044. Protagonista del primo lavoro di Donizetti sarà il celebre tenore Antonino Siragusa, con Aya Wakizono nel ruolo di Galatea, mentre nel cast della farsa di Mayr saranno impegnati Bruno De Simone e Chiara Amarù nei ruoli di Don Febeo e Donna Aristea; Leonardo Cortellazzi sarà Don Carolino e Angelina Nisi Donna Rosina. Completano il cast Omar Montanari (Biscroma), Gioia Crepaldi (Celestina) e Pietro Di Bianco (Carluccio). Sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala salirà Gianluca Capuano, bacchetta italiana fra le più esperte oggi nel recupero delle prassi esecutive del passato. La regia è invece affidata a Roberto Catalano, giovane emergente che ha già fatto notare il suo talento in alcuni progetti di AsLiCo, con le scene di Emanuele Sinisi e i costumi di Ilaria Ariemme che grazie a una doppia ambientazione, che alla fine dello spettacolo si scoprirà unitaria, legano i due lavori attraverso il magistero artistico di Lucio Fontana.

Nella farsa di Mayr, il Settecento illuminista viene messo alla berlina e Metastasio viene sbeffeggiato, il tutto con una musica nuova, brillante, libera e leggera. Gli effetti della rivoluzione francese si erano fatti sentire anche sui nuovi prodotti culturali, più critici nei confronti del passato e portatori di nuove istanze di pensiero, “originali” appunto! Pigmalione, composto da Donizetti nel 1816, è una “scena lirica” in un atto, così come il compositore stesso la definì, e rappresenta il suo unico esempio di teatro su soggetto mitologico. Un aneddoto molto significativo ricopre questa partitura di particolare importanza: Donizetti studiava all’epoca a Bologna e, nel settembre del 1816, ricevette la visita di Mayr. Proprio l’incontro tra i due portò alla realizzazione di questo atto unico, una sorta di omaggio dell’allievo al maestro.


BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI
Biglietteria ai Propilei di Porta Nuova
Largo Porta Nuova, 17 – Bergamo
T. 035 4160601/602/603;
da martedì a sabato, ore 13-20

Biglietteria Teatro Sociale
Via Colleoni, 4 – Bergamo Alta
Apertura al pubblico solo nei giorni di spettacolo un’ora e mezza prima dell’inizio.
gruppi e prenotazioni tel. 035 244483 / 
gruppi@donizetti.org
acquisto online su vivaticket.it

23novembre ore 17.00 (Anteprima Under 30)
25 novembre ore 20.30
1 dicembre ore 20:30
3 dicembre ore 15.30
Teatro Sociale

CHE ORIGINALI! / PIGMALIONE

Che originali!
Farsa per musica di Gaetano Rossi
Musica di Giovanni Simone Mayr

Prima rappresentazione: Venezia, San Benedetto, 1798
Edizione secondo la versione originale a cura di Maria Chiara Bertieri
© Fondazione Donizetti

Don Febeo            Bruno De Simone
Donna Aristea       Chiara Amarù
Don Carolino         Leonardo Cortellazzi
Donna Rosina       Angela Nisi
Biscroma               Omar Montanari
Celestina               Gioia Crepaldi
Carluccio                Pietro Di Bianco


Pigmalione
Scena lirica in un atto da Antonio Simeone Sografi
Musica di Gaetano Donizetti

Prima rappresentazione dell’inedito: Bergamo, Teatro Donizetti, 13 ottobre 1960
Nuova edizione a cura di Alessandro Murzi
© Fondazione Donizetti

Pigmalione               Antonino Siragusa
Galatea                    Aya Wakizono


Direttore                   Gianluca Capuano
Regia                        Roberto Catalano
Scene                       Emanuele Sinisi
Costumi                    Ilaria Ariemme
Luci                           Alessandro Andreoli
Assistente alla direzione   Roberto Frattini


Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala

Nuovo allestimento e produzione Fondazione Donizetti




Per informazioni e dettagli sugli spettacoli: tel. 035244483
info@donizetti.org
www.donizetti.org


Comunicato Stampa

Fulvio Macciardi nominato Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna


 

com@yahoo.it 2017-11-23 19:02:08 2017-11-23A seguito della proposta unanime espressa dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Comunale di Bologna presieduto dal Sindaco della Città Virginio Merola, e preso atto della intervenuta risoluzione consensuale del rapporto con il Sovrintendente in carica Nicola Sani, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha nominato Fulvio Macciardi nuovo Sovrintendente della Fondazione lirica felsinea, con decorrenza dal 22 novembre 2017. Il nuovo Sovrintendente assumerà anche l'incarico ad interim di Direttore Artistico del teatro.

Il M° Macciardi ha iniziato la collaborazione con il Teatro Comunale già dal 2008 quale Direttore dell'Area Artistica, per poi assumere il ruolo di Direttore Generale nel 2015. Ha partecipato attivamente all'attuazione del piano di risanamento del Teatro, la cui positiva conclusione è il primo obiettivo inderogabile del nuovo corso. Fulvio Macciardi è inoltre Direttore Artistico della Scuola dell'Opera del Comunale dal 2013. Dal 2006 al 2008 è stato Segretario Artistico del Teatro Verdi di Trieste.

23/11/2017

 

Fulvio Macciardi

Nato nel 1959 a Milano, dove ha seguito gli studi umanistici e musicali, ha svolto ampia attività come violinista (dal 1980 fino al 2003), docente di Conservatorio e interprete in numerose formazioni, cameristiche e orchestrali. Componente dell’orchestra del Teatro Verdi di Trieste dal 1986, si è esibito nella sua carriera su numerosi palcoscenici nazionali e internazionali. Dai primi anni 2000 si occupa della gestione artistica di teatri d’opera, dapprima a Trieste al Teatro Verdi, dove ha assunto inizialmente il ruolo di organizzazione e gestione delle masse artistiche, e poi quello di Segretario Artistico. Nel 2008 è stato nominato Direttore dell’Area Artistica del Teatro Comunale di Bologna, ove ha assunto anche il ruolo di casting manager. Dal settembre 2013 ricopre l'incarico di Direttore Artistico della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna. È invitato quale commissario a diversi concorsi internazionali, tra cui Operaparis (Parigi), Concorso Voci Verdiane (Busseto), Concorso internazionale de Tenerife, Jeunes Ambassadeurs Lyriques, Montreal (Canada). Da marzo 2015 è stato Direttore Generale del Teatro Comunale di Bologna.

Comunicato Stampa

Bergamo Alta - Teatro Sociale: Si apre il sipario del festival Donizetti Opera con “Il borgomastro di Saardam”

Dopo una partecipata e applaudita Anteprima dedicata agli under 30, Il borgomastro di Saardam sarà il primo titolo a debuttare per la seconda edizione del festival Donizetti Opera, in scena il 24 e il 26 novembre, il 2 dicembre 2017 al Teatro Sociale. Protagonista è lo zar Pietro il Grande in incognito in Europa, a Saardam: per questi legami del soggetto con la storia russa, lo spettacolo è stato scelto per partecipare alle celebrazioni per il 200° anniversario della scomparsa di Giacomo Quarenghi; l’inserimento in programma di un’opera che lega il compositore orobico alla Russia è sembrato il contributo più pertinente che la Fondazione potesse dare al grande architetto.

La produzione del Borgomastro di Saardam ha poi una ulteriore impronta “bergamasca”, affidata alla bacchetta di Roberto Rizzi Brignoli e con Davide Ferrario, celebre regista cinematografico di fama internazionale, molto legato alla città e al Lab80, che debutta nella lirica. Il cast vede affiancati Andrea Concetti (interprete di carriera ormai conclamata, protagonista sui palcoscenici di tutto il mondo) ad alcune voci che si stanno affermando in questi anni nel repertorio belcantistico come Giorgio Caoduro, Juan Francisco Gatell, Irina Dubrovskaya e Aya Wakizono. L’Orchestra e il Coro (affidato alla direzione di Fabio Tartari) sono quelli del festival Donizetti Opera, impegnati già dal 2016 nell’esecuzione dei lavori del compositore cittadino.

Il borgomastro di Saardam, opera composta nell’estate del 1827, ci restituisce un giovane Donizetti già esperto nel creare situazioni teatrali, semplici ma d’effetto. L’intreccio celebra un atto di generosità dello zar Pietro il Grande in favore di Flimann che, insignito di un altisonante titolo, sposa l’amata Marietta. Il libretto, scritto da Domenico Gilardoni, è un perfetto esempio di opera buffa italiana sul quale Donizetti costruisce un discorso musicale elettrizzante con geniali interventi che si discostano dal canone musicale rossiniano, allora imperante. Proprio in quei sottili scostamenti dalle celebri e celebrate partiture di Rossini, risiedeva la via per crearsi un posto di rilievo nel panorama operistico italiano dell’Ottocento, abitato da impresari più o meno rispettabili e capricciose prime donne molto pericolose. È così che, nell’Introduzione dell’opera, Donizetti introduce un pulsante ritmo di bolero e, nel Terzetto del primo atto, una miracolosa frase ai violini, distesa e lirica, che sarà una delle sue cifre stilistiche più apprezzate. La partitura serba altre gemme che allo spettatore toccherà scoprire.


BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI
Biglietteria ai Propilei di Porta Nuova
Largo Porta Nuova, 17 – Bergamo
T. 035 4160601/602/603;
da martedì a sabato, ore 13-20

Biglietteria Teatro Sociale
Via Colleoni, 4 – Bergamo Alta
Apertura al pubblico solo nei giorni di spettacolo un’ora e mezza prima dell’inizio.
gruppi e prenotazioni tel. 035 244483 /
gruppi@donizetti.org
acquisto online suvivaticket.it

22 novembre ore 17.00 (Anteprima Under 30)
24 novembre ore 20.30
26 novembre ore 15:30

2 dicembre ore 20.30
Teatro Sociale

IL BORGOMASTRO DI SAARDAM

Melodramma giocoso di Domenico Gilardoni
Musica di Gaetano Donizetti

Prima rappresentazione della nuova versione: Milano, Teatro alla Scala, 2 gennaio 1828
Revisione sull’autografo a cura di Alberto Sonzogni
© Fondazione Donizetti

Lo Czar                             Giorgio Caoduro
Pietro Flimann                  Juan Francisco Gatell
Wambett                           Andrea Concetti
Marietta                             Irina Dubrovskaya
Carlotta                             Aya Wakizono
Leforte                               Pietro Di Bianco
Alì Mahmed                       Pasquale Scircoli
Un uffiziale                        Alessandro Ravasio

Direttore                            Roberto Rizzi Brignoli
Regia                                 Davide Ferrario
Scene                                Francesca Bocca
Costumi                             Giada Masi
Luci                                    Alessandro Andreoli
Regista assistente             Marina Bianchi
Assistente alla direzione    Roberto Frattini
Maestro del coro                Fabio Tartari


Orchestra Donizetti Opera
Coro Donizetti Opera

Nuovo allestimento e produzione Fondazione Donizetti

Per informazioni e dettagli sugli spettacoli: tel. 035244483
info@donizetti.org
www.donizetti.org


Comunicato Stampa

venerdì 24 novembre 2017

RIGOLETTO al Teatro Carlo Felice dal 6 al 29 dicembre 2017

Da mercoledì 6 dicembre alle ore 20.30, al Teatro Carlo Felice va in scena “Rigoletto”, una delle più note e amate opere verdiane che il Teatro Carlo Felice propone all’inizio della Stagione 2017-2018.
Il melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, capolavoro drammaturgico rappresentato per la prima volta l’11 marzo 1851 al Teatro la Fenice di Venezia, trae il soggetto dal dramma in cinque atti Le roi s’amuse di Victor Hugo, ed è talmente originale e innovativo, per i tempi, che non fu compreso subito da tutta la critica. Il pubblico, invece, si dimostrò più lungimirante e decretò all’opera un immediato, grande successo.
Francesco Ivan Ciampa si alternerà con Dorian Wilson (22,23,27 e 29), a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice. I tre cast che si alterneranno sono di tale rilievo da poter essere considerati tutti un primo cast: il celebre baritono Leo Nucci,  Amartuvshin Enkhbat e Carlos Álvarez interpreteranno il buffone di corte Rigoletto; l’affermato soprano Maria Mudryak, Leonor Bonilla e Celso Albelo saranno Gilda, sua amatissima figlia; Antonio Gandia, Massimiliano Pisapia e Celso Albelo vestiranno i panni del libertino Duca di Mantova; Dario Russo e Mihailo Šljivić quelli del sicario Sparafucile; Anastasia Boldyreva e Kamelia Kader saranno la sua avvenente sorella Maddalena.
La regia è nuovamente affidata, come nel Rigoletto del 2013, al baritono Rolando Panerai, leggenda vivente dell’opera italiana, proprio come era accaduto nel novembre 2011 con il dittico Campanello (Donizetti) e Gianni Schicchi (Puccini), opera in cui spiccava anche come interprete principale. Panerai in questa edizione firma anche le scene, realizzando per il Carlo Felice,  un nuovo allestimento. I costumi sono disegnati da Regina Schrecker, stilista affermatissima nel campo della moda italiana e da oltre una decina d’anni approdata al teatro, che abilmente ha adattato il profilo dei costumi a questo particolare nuovo Rigoletto. Le luci sono di Luciano Novelli e la coreografia è curata da  Giovanni Di Cicco.
Anche quest’anno Crédit Agricole Carispezia, memore del successo riscosso dall’evento dello scorso 15 dicembre 2016 in occasione della prima dell’opera “Traviata”, ha deciso di sostenere l’opera “Rigoletto”, primo titolo lirico nel cartellone 2017/2018.
Gli incontri collaterali che il Teatro Carlo Felice ha organizzato intorno all’evento:
Sabato 2 dicembre 2017 – ore 16.00
Auditorium E.Montale
Conferenza illustrativa in collaborazione con l’Associazione  Amici del Carlo Felice e del Conservatorio N. Paganini
Relatore Roberto Iovino
Ingresso libero
 
Domenica 3 dicembre 2017 - ore 11.00
Teatro Carlo Felice
Domenica in musica
Prova d’assieme aperta  Rigoletto
Direttore M° Ciampa
 
Lunedì 4 dicembre – ore 17.30
LIBRERIA LA FELTRINELLI
UN POMERIGGIO ALL’OPERA
Incontro con i protagonisti di Rigoletto A cura di Massimo Pastorelli
Ingresso libero


comunicato stampa