Venerdì 1 dicembre ore 18,30
e ore 21,30 la prima rappresentazione assoluta di “Caffè Bach” per la Stagione
Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi: nasce un format nuovissimo che fonde i
linguaggi dell’Opera Lirica e del Circo.
Inaugura venerdì 1 dicembre
alle ore 18,.30 e alle ore 21,30 la 50esima Stagione Lirica del Teatro
Pergolesi di Jesi con “Caffè Bach”, CircOpera da camerain un atto di Giacomo
Costantini con musiche di Franca Bettoli, Andrea Cappelli e Stefano Carloni
dalla Cantata del caffèdi Johann Sebastian Bach, che debutta in prima
rappresentazione assoluta.Si tratta di unnuovo allestimento e di una nuova
produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con il Circo
El Grito, una due compagnie italiane di circo contemporaneo riconosciute dal
Ministero dei beni e delle attività culturali, che dal 2016 ha sede presso il
Teatro Pergolesi di Jesi, facendo coincidere la produzione con le sensibilità
del mondo nomade e trasversale del circo contemporaneo e quello dell’opera
lirica.
L’opera, fuori abbonamento,
replicadomenica 3 dicembre (ore 15.30 e ore 18.30), e con due recite speciali
riservate alle scuole primarie, il 2 ed il 4 dicembre. Caffè Bach è diretto da Andreas
Gies per la regia e le scene di Giacomo Costantini, i costumi di Beatrice
Giannini. Cantano lo stesso Andreas Gies, con la voce di basso, che l’ha
portato ad Astana alle semifinali del Concorso Placido Domingo (Schlendrian, il
padre), il soprano Sabrina Cortese (Lieschen, la figlia), il tenore Antonio
Garès (il presentatore); in scena l’acrobata aerea Fabiana Ruiz Diaz,
l’acrobata musico Giacomo Costantini e l’acrobata clown Andrea Farnetani. Al
violino Lara Perticari, al violoncello Valentina Verzola, alla fisarmonica Carlo
Sampaolesi. Nello spettacolo, che fonde i linguaggi dell’opera lirica e del
circo, il soprano - già campionessa italiana di pattinaggio artistico - canta
sui pattini, il tenore suona anche la chitarra, il direttore d’orchestra canta
il ruolo di basso protagonista ed è solista di flauto; con loro, una acrobata
aerea, un clown, un acrobata che è anche musicista - suona tastiere e
percussioni - e firma anche la regia. Sponsor tecnico delle serate di caffè
Bach (1 e 3 dicembre) sarà Jesicaffè, noto punto di riferimento nella nostra
città per appassionati e curiosi dell'amata bevanda. Nel foyer del Teatro
Pergolesi prima e dopo gli spettacoli sarà possibile degustare caffè e
immergersi nell'atmosfera che si respirava nelle coffeehouse ai tempi della
cantata.
Caffè Bach è una formula
nuovissima, che nasce per confrontare la scrittura contemporanea con il modello
bachiano (Kaffeekantate e altre Cantate, ma anche le opere per tastiera e
strumento solo) e il linguaggio dell’opera con quello del circo contemporaneo.
L’opera concepita come punto d’incontro della tradizione operistica italiana
con la tradizione musicale del circo, attraverso la rielaborazione della musica
di Bach – nata al di fuori della dimensione scenica – col filtro della
sensibilità contemporanea.
CircOpera da camera, è una
sperimentazione al cubo per tre compositori - allievi del Conservatorio
“Maderna” di Cesena - tre cantanti, tra i quali il direttore d’orchestra, tre
artisti di circo e tre strumentisti - allievi del Conservatorio “Pergolesi” di
Fermo.
Prendendo spunto dallaKaffeekantate
BWV 211, una cantata ironica e irriverente dedicata al caffè scritta tra
il 1732 e il 1734 per essere eseguita al caffè Zimmermann di Lipsia, il
CircOpera da camera è un invito alla fantasia e all’immaginazione, un “viaggio
interstellare” sulle orme di Bach. Spiega l’autore Giacomo Costantini: “Nel
1977 la NASA lanciava la sonda spaziale Voyager con a bordo un disco d'oro per
grammofono concepito per qualunque forma di vita extraterrestre o per la specie
umana del futuro in grado di ritrovarlo. Tra le varie tracce del disco furono
registrati tre brani di Bach. Personalmente trovo piacevole immaginare Bach
passare per l'orbita di Plutone (l'ha intercettata nel 1990) e lasciare il
sistema solare (nel 2004). Adesso il Kantor è in viaggio nello spazio interstellare.
A Lipsia, presso il Caffè Zimmermann, si riuniva il Collegium Musicum. Era il
1720 quando Bach decise di accettarne la direzione e così ogni settimana si
tenevano concerti di vario genere, dalla musica vocale alla musica strumentale.
Ho immaginato oggi il Caffe Zimmermann, dopo i bombardamenti del 1943,
decadente e magnifico. Ho immaginato Bach di ritorno dall'oceano cosmico, il
suo organo oggi è un sintetizzatore analogico. Ho immaginato le anime di tre
circensi in un limbo surreale ed onirico, prigionieri di un caffè senza tempo,
in cui ogni giorno assistono alla rappresentazione della Kaffeekantate in un
ciclo continuo che sembra destinato a ripetersi all'infinito. Come nel peggior Bar
Sport della vostra città, in questo non-luogo si raccontano storie semplici:
trova qui il suo innesto drammaturgico la trama della Kaffeekantate, ovvero la
storia di un padre che rimprovera la figlia di essere dedita al terribile vizio
di bere caffè, ammonendola che se non smetterà di berlo, tra le altre cose non
le permetterà di sposarsi. La fanciulla sembra ubbidire all’ordine paterno, ma
nel contratto di matrimonio pone la clausola che, dopo essersi sposata, potrà
bere tutto il caffè che vuole”.
La Stagione Lirica del Teatro
Pergolesi di Jesi è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
e del Turismo e Regione Marche; Soci Fondatori: Comune di Jesi e Comune di
Maiolati Spontini; Partecipanti Aderenti: Comune di Monsano e Comune di San
Marcello; Partecipante Sostenitore: Camera di Commercio di Ancona; Fondatori
Sostenitori Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Starcom Italia; Sponsor
principale: Ubi Banca.
Info: Fondazione Pergolesi
Spontini tel. 0731 202944
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