Giovedì 23 novembre, alle 20.30, Tosca conclude il secondo
trittico d’opera della Trilogia d’Autunno 2017 di Ravenna Festival che venerdì
riparte nuovamente da Cavalleria per un nuovo weekend dedicato all’opera
italiana sotto il segno del Verismo in musica: sabato sarà la volta di Pagliacci
e domenica ancora Tosca.
Il cast vocale è lo stesso accolto da un caloroso successo alla prima di domenica: Tosca è Virginia Tola mentre Diego Cavazzin veste i panni di Cavaradossi. Nel ruolo di Scarpia Andrea Zaupa, Paolo Gatti e Giorgio Trucco interpretano rispettivamente Angelotti e il sagrestano, mentre Spoletta e Sciarrone sono interpretati da Filippo Pollini e Ion Stancu. Il pastorello è interpretato da Julie Cassanelli studentessa quindicenne del Liceo Musicale di Forlì che porta in Tosca il contributo di quelle giovani energie creative impegnate in Cavalleria e Pagliacci remix. Sul podio dell’Orchestra Giovanile Cherubini Vladimir Ovodok mentre il Coro del Teatro Municipale di Piacenza è preparato da Corrado Casati e le voci bianche del coro Ludus Vocalis sono dirette da Elisabetta Agostini.
Rappresentata per la prima volta nel gennaio 1900, Tosca è un’opera che ci accompagna all’alba del nuovo secolo, con lo sguardo già puntato sugli sviluppi di quel teatro musicale che di Puccini è profondamente debitore. Nella regia di Cristina Muti l’opera è ambientata in una Roma chiusa e soffocante dove le luci - di Vincent Longuemare - e le proiezioni - di David Loom e Davide Broccoli - sottolineano chiaroscuri da cui emerge la passione politica ancor più che quella amorosa: è infatti dalla rivolta, dall’amor di patria che tutto muove. Dopo il Te Deum per il quale il popolo romano si raccoglie a testimoniare gli eventi, l’assoluta solitudine della camera di tortura - luogo di sofferenza solo evocato dalle grida straziate di Cavaradossi - si duplica nell’altrettanto assoluta solitudine di Tosca sugli spalti di Castel Sant’Angelo, che si apre sull’abisso e sul mattino, finendo per rappresentare l’unica via di fuga per la donna.
Unipol Banca, tra i sostenitori della Trilogia d’Autunno, è lo sponsor di questa recita di Tosca.
Il cast vocale è lo stesso accolto da un caloroso successo alla prima di domenica: Tosca è Virginia Tola mentre Diego Cavazzin veste i panni di Cavaradossi. Nel ruolo di Scarpia Andrea Zaupa, Paolo Gatti e Giorgio Trucco interpretano rispettivamente Angelotti e il sagrestano, mentre Spoletta e Sciarrone sono interpretati da Filippo Pollini e Ion Stancu. Il pastorello è interpretato da Julie Cassanelli studentessa quindicenne del Liceo Musicale di Forlì che porta in Tosca il contributo di quelle giovani energie creative impegnate in Cavalleria e Pagliacci remix. Sul podio dell’Orchestra Giovanile Cherubini Vladimir Ovodok mentre il Coro del Teatro Municipale di Piacenza è preparato da Corrado Casati e le voci bianche del coro Ludus Vocalis sono dirette da Elisabetta Agostini.
Rappresentata per la prima volta nel gennaio 1900, Tosca è un’opera che ci accompagna all’alba del nuovo secolo, con lo sguardo già puntato sugli sviluppi di quel teatro musicale che di Puccini è profondamente debitore. Nella regia di Cristina Muti l’opera è ambientata in una Roma chiusa e soffocante dove le luci - di Vincent Longuemare - e le proiezioni - di David Loom e Davide Broccoli - sottolineano chiaroscuri da cui emerge la passione politica ancor più che quella amorosa: è infatti dalla rivolta, dall’amor di patria che tutto muove. Dopo il Te Deum per il quale il popolo romano si raccoglie a testimoniare gli eventi, l’assoluta solitudine della camera di tortura - luogo di sofferenza solo evocato dalle grida straziate di Cavaradossi - si duplica nell’altrettanto assoluta solitudine di Tosca sugli spalti di Castel Sant’Angelo, che si apre sull’abisso e sul mattino, finendo per rappresentare l’unica via di fuga per la donna.
Unipol Banca, tra i sostenitori della Trilogia d’Autunno, è lo sponsor di questa recita di Tosca.
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