E' grazie al patrocinio di Regione Lombardia e all'impegno
sinergico di Galdus, The Jerusalem Foundation e Accademia delle Opere se sabato
1 dicembre al Teatro Donizetti di Bergamo si alzerà il sipario per la prima
esecuzione assoluta di La Serenata al Vento di Aldo Finzi,
nell'ambito del Bergamo Musica Festival.
Un progetto ampio ed articolato ha reso possibile questo
risultato, che vede Milano e Gerusalemme impegnate per sviluppare insieme
un'idea unica e innovativa: la rappresentazione di un'opera lirica mai
eseguita, La Serenata la Vento, coinvolgendo attivamente giovani
appartenenti a diverse etnie, operanti in parte a Milano, in parte a
Gerusalemme.
Tante le valenze di questo progetto, legate alla
molteplicità delle sue componenti: la riparazione di un torto storico e lo
studio della storia del Novecento, vista attraverso la vita di Aldo Finzi e le
vicissitudini della sua famiglia; la forza del linguaggio musicale, con
l'opera lirica mai eseguita La Serenata al Vento; la fondamentale componente didattica, grazie alle
attività formative, educative e di integrazione dei giovani svolte dalla Jerusalem Foundation a
Gerusalemme e da Galdus a Milano.
Cuore del progetto sono infatti i giovani: guidati e
coordinati dalle professionalità dei promotori, hanno realizzato scenografie,
costumi, gioielli e partecipano quali comparse alla rappresentazione finale
dell'opera. La produzione artistica e la musica diventano così occasione e
strumento per favorire negli adolescenti coinvolti la conoscenza della Storia e
attraverso di essa la percezione di sé, il dialogo con i coetanei, la
convivenza e la socializzazione. Un percorso formativo per riflettere su
razzismo, esclusione, persecuzione, ma soprattutto integrazione.
«La condivisione dell'esperienza è il punto di partenza di
questo gemellaggio» ha affermato l'Assessore alla Famiglia, Conciliazione,
Integrazione e Solidarietà Sociale, Carolina Pellegrini «non si è trattato
di una 'consulenza' da parte delle realtà lombarde nei confronti dei partner
israeliani o il contrario, ma di un rapporto alla pari, in cui ciascuno ha
condiviso le proprie competenze, conoscenze, esperienze per arrivare insieme a
definire linee di lavoro comuni. é inoltre importante sottolineare il valore
sociale di questo progetto che attraverso la messa in atto e la
rappresentazione di un'opera favorisce la conoscenza di sé e degli altri.
L'incontro e l'accettazione dell'altro, la socializzazione, la proposta di un
percorso di crescita personale e sociale avviene attraverso la produzione artistica
e la realizzazione di laboratori, strumento privilegiato che insegna a questi
giovani il valore dello stare insieme».
«Da 45 anni The Jerusalem Foundation cerca di creare una
società aperta, equa e moderna per tutti gli abitanti di Gerusalemme, rispondendo
alle necessità dei cittadini e cercando di migliorare la loro qualità di vita.
In particolare, con il sostegno della comunità internazionale, The Jerusalem
Foundation ha concentrato il suo impegno in tre ambiti: comunità, cultura e
coesistenza. Il progetto patrocinato dalla Regione Lombardia ci permette di
unire due delle nostre priorità: l'integrazione e la cultura», ha affermato Tamar
Millo, Direttore del Dipartimento Italia della Jerusalem Foundation, «molti
gruppi diversi hanno collaborato e grazie a quest'opera speciale hanno
rafforzato la fiducia dei giovani nei propri mezzi».
L'opera di Aldo Finzi ha un ruolo emblematico, ed attorno
ad essa ruotano i contenuti del progetto. L'allora giovane compositore
aveva già ricevuto incoraggianti riconoscimenti quando, nel 1937, partecipò a
un concorso bandito dal Teatro alla Scala. La giuria decretò la vittoria di La
Serenata al Vento ma l'opera non venne mai eseguita in ottemperanza con
quanto stabilito dalle leggi razziali promulgate l'anno successivo e il
concorso fu annullato. Costretto a vivere sotto falso nome, Aldo Finzi non
smise mai di comporre e le sue ultime parole furono «fate ascoltare la mia
musica».
Dopo 80 anni, si potrà assistere alla prima
rappresentazione di La Serenata al Vento al Teatro Donizetti di
Bergamo, grazie alla sensibilità del Direttore Artistico del Bergamo Musica
Festival, Maestro Francesco Bellotto, che ha inserito l'opera come evento
speciale nel cartellone della manifestazione 2012. Un evento musicale di primo
piano, che conferma Bergamo città aperta ad accogliere progetti culturali
originali.
«Il Bergamo Musica Festival ha avuto nelle diverse edizioni
incontri episodici -sebbene non marginali- con il Novecento storico e la
contemporaneità. Nel cartellone 2012, grazie ad una prestigiosa collaborazione
con Regione Lombardia, The Jerusalem Foundation, Accademia delle opere e
Galdus, si metterà in scena una produzione teatrale realizzata nell'ambito di
un Progetto internazionale di integrazione giovanile fra Italia e Israele. In
prima assoluta mondiale verrà eseguita l'opera La Serenata al Vento, unica
composizione rimasta inedita di Aldo Finzi (1897-1945). Dopo la morte
dell'autore l'opera venne programmata dapprima al Teatro alla Scala e poi
al Teatro delle Novità di Bergamo, ma in entrambi i casi non si arrivò al
debutto. Ora il Bergamo Musica Festival, che condivide la sede con il Teatro
delle Novità di Bindo Missiroli, ereditata idealmente la funzione di quella
prestigiosa rassegna partecipa al compimento di un percorso durato ottant'anni,
offrendo al proprio pubblico l'opportunità unica di assistere a un evento di
portata storica», ha affermato Francesco Bellotto.
Non ha potuto essere presente Claudia Sartirani,
Assessore alla Cultura e Spettacolo del Comune di Bergamo, che ha rilasciato
una dichiarazione: «Bergamo, candidata Capitale Europea della Cultura 2019 non
poteva esimersi dal partecipare a un progetto di valenza culturale mondiale.
Bergamo è città capace di relazioni internazionali. Negli ultimi anni è stata
protagonista in Italia, in Europa, in Australia, negli Stati Uniti di mostre
che hanno visto esposte le opere della Carrara; il Bergamo Musica Festival è
stato al centro di due entusiasmanti tournée in Giappone, dove migliaia di
persone ne hanno seguito e applaudito le produzioni. Forte di questi risultati
Bergamo, che punta a divenire città simbolo in Europa, grazie al patrimonio culturale
che le è proprio e che rappresenta certamente un unicum nel panorama
italiano, ha scelto di accettare questa nuova sfida, nella certezza che anche
la rappresentazione in prima mondiale di La Serenata al Vento sia
tassello importante per il raggiungimento di un titolo che la Città certamente
merita».
Direttore artistico di La Serenata al Vento è
Diego Montrone, che dirigerà anche l'orchestra composta da elementi provenienti
dalle compagini del Bergamo Musica Festival e dell'Accademia delle Opere: «Il
valore dell'opera di Finzi e del contesto nel quale tale composizione si
inseriva, da subito ha sollecitato la mia fantasia nella consapevolezza di
essere entrato, fortuitamente, a contatto con uno degli ultimi capolavori
dell'opera del 900 ancora non eseguiti. La Serenata al Vento è una
composizione serena, composta in un periodo positivo per l'artista dove alla
leggerezza del libretto di Carlo Veneziani, una commedia goldoniana spiritosa,
maliziosa e divertente, si associa, con l'intento di potenziare il
"divertimento", una musica ricca ed evocativa in grado di
accompagnare ed evidenziare le svariate sfaccettature e i cambi di umore,
spesso repentini e contrastanti, dei vari protagonisti e della scena», ha
affermato Montrone.
La compagnia Aeterna Opera, di cui fanno parte i cantanti
che eseguiranno La Serenata al Vento, è formata da professionisti,
principalmente provenienti dall'ex Unione Sovietica e trasferiti in Israele. Il
gruppo è stato fondato nel 2003 dal compositore Ilya Plotkin.
La regia è affidata a Otello Cenci che afferma «nella
messa in scena un cilindro magico ci svela il passato. Gli ultimi giorni di
vita di Finzi appaiono come in un sogno e il suo invito richiama persone disposte
a dar corpo al suo ultimo desiderio. Il cilindro va in frantumi e i confini tra
realtà e finzione diventano più labili. Ultimo riferimento tra i due mondi: un
palco circolare. Simbolo anche dell'arte come isola a cui Finzi si aggrappò
tenacemente durante la burrasca della guerra; e riferimento chiaro alla
tradizione della commedia dell'arte».
Casa Ricordi, coinvolta da subito, è partner del progetto e
ha provveduto alla trascrizione della partitura e alla stampa del libretto.
Media partner è Amadeus, autorevole rivista
italiana di musica classica.